NeverInMyName
Gli orrori della guerra, una macchia sull'umanità. Per non vanificare il sacrificio di tante vittime, per non assistere inermi a un altro Vietnam, per non giustificare un'altra invasione come quella in Iraq. Per dire mai più a un altro Darfur: stand up togheter!
Messaggi di Febbraio 2007
Ma le tragedie continuano e muoiono sempre più bambini innocenti I bambini morti per un'autobomba a Ramadi, le persone saltate in aria in un mercato a Bagdad oggi, sono solo alcune delle vittime innocenti del fondamentalismo becero che sta dilaniando l'Iraq. E nessuno riesce a fare nulla per impedire che queste tragedie continuino a susseguirsi e a colpire vittime innocenti... ma in Italia si sta perdendo di vista quello che avviene quotidianamente in questo paese piombato nella guerra civile dopo aver subito i bombardamenti delle truppe americane... Ma io vorrei che si levasse un coro di 'NOOOOOO!': i bambini no, no e poi ancora no. Nono riesco ad accettare che nessuno abbia potuto evitare che dei poveri indifesi fossero spazzati via in un attimo dalla vigliaccheria e dalla ferocia. Lo possono fare, lo devono fare. Per il bene del paese e del suo patrimonio più importante: i bambini, il futuro dell'Iraq democratico. E mi auguro che la comunità internazionale faccia di più per dare un freno a questa terribile mattanza. |
Diario dalla Beirut di oggi, una città vuota e blidata... sola. Una città che trema ogni giorno e di notte prova a sorridere Calma apparente, pochi pedoni in strada, negozi e ristoranti vuoti... è una Beirut quasi spettrale quella che mi ritrovo a visitare appena arrivata nella capitale del Libano. Sono da poco passate le 22, è sabato, solo qualche anno fa la città sarebbe stata nel pieno della serata: locali aperti fino a tardi, migliaia di persone in giro per le vie più E' terminato da pochi giorni il coprifuoco proclamato a seguito degli incidenti e gli scontri a fuoco tra sostenitori del governo e militanti dell'opposizione filosiriana, divampati all'università di Beirut qualche settimana prima e che hanno causato la morte di cinque persone e il ferimento di altre venticinque. Le auto hanno ripreso a circolare, ma le Tutto questo è Beirut oggi. Questa è la Beirut che ho visto qualche giorno fa... ma spero di tornare presto e trovare una città diversa, una città sicura e senza paura, una città viva! Per chi volesse vedere le altre foto scattate dalla sottoscritta in Libano entrate nel mio spazio su Blogger. Buona serata! |
Post n°423 pubblicato il 25 Febbraio 2007 da NeverInMyName
Oggi vi segnalo un'iniziativa lodevole, un progetto della sanità italiana che funziona, partito grazie alla buona volontà e all'impegno degli operatori che lo hanno ideato. Si tratta del servizio "Non abbandonarlo. Affidalo a noi" del Policlinico Casilino di Roma, che permette a chi non vuole o non può tenere un bambino di lasciarlo in |
Cluster bomb: gli Usa dicono no alla messa al bando Mi sono sempre smarcata dall'antiamericanismo viscerale di alcuni esponenti della sinistra radicale, nonostante io sia fortemente critica nei confronti dell'amministrazione Bush, Ma oggi mi sento molto più vicina ai sentimenti dei vari Diliberto e compagni. E vi spiego perché... |
Post n°419 pubblicato il 15 Febbraio 2007 da NeverInMyName
A sei mesi dalla morte del top model uruguayana Luisel Ramos, fulminata da un attacco di cuore mentre sfilava in passerella, la stessa sorte è toccata a sua sorella, Eliana anche lei modella e conosciuta nell'ambiente delle sfilate con il nome di «Elle» Eliana aveva appena 18 anni ed è stata trovata morta nella sua stanza da letto da sua nonna, con la quale viveva. Il giudice che ha avviato un'inchiesta sul decesso della ragazza ha ordinato l'autopsia sul corpo. Ma i media indicano l'anoressia come causa probabile della morte. Fino a qua la notizia... La mia riflesione? Beh, non riesco proprio a concepire che tante giovani modelle, per essere sempre più belle, più quotate nel loro lavoro, quel lavoro che per molte di loro diventa l'ossessione del peso, la paura di ingrassare e, quindi, il conseguente rifiuto del cibo, possano morire a nemmeno vent'anni, con dentro tanta inquietudine e poca, inconsistente, esperienza di vita... Una vita che vale molto di più di una fredda e, spesso, solitaria passerella! |
E a Tokio si chiede di riaprire la caccia commerciale ma la maggioranza dei paesi dice no E' scontro aperto ormai nei mari antartici fra gli attivisti del gruppo ambientalista radicale Sea Shepherd, e la flotta baleniera giapponese impegnata nella caccia 'a fini scientifici' di circa 1.000 cetacei in questa stagione estiva. Ieri si sono verificate due collisioni fra una delle due navi dell'organizzazione e una nave giapponese di avvistamento delle balene. La caccia commerciale alle balene è proibita su scala globale dal 1986, e i mari intorno al continente Antartico sono diventati santuario internazionale dei cetacei, ma il Giappone ha potuto finora eludere il divieto affermando che la caccia è a fini scientifici. Nell'ultimo anno hanno ucciso almeno 1500 esemplari, usando - tra l'altro - arpioni esplosivi. |
LA CRISI DIMENTICATA
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No alla pena di morte,
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