NeverInMyName

Per oltre cent'anni Jack lo Squartatore, incubo della Londra vittoriana, è rimasto un enigma, ma ora le ultime rivelazioni dell'esperto scozzese Ian Findlay promettono di seminare ancora più confusione nella 'cause celebre' criminale del 1888: stando alle analisi del Dna condotte sulle lettere firmate dall'omicida "Jack" era infatti una donna.

"Le nostre tecnologie sono molto avanzate: le tecniche convenzionali hanno bisogno di un campione di 200-500 cellule per ottenre un profilo, a noi ne basta una sola", ha spiegato Findlay al settimanale britannico The Sunday Mail.

Dopo l'esercito di presunti "Jack" proposti da generazioni di criminologi - fra i quali non mancavano membri della Royal Family - la principale sospettata nel ruolo di "Jill" sembra essere la 24enne Mary Pearcey, impiccata nel 1890 per aver ucciso la moglie e il bambino del suo amante: entrambi gli omicidi presentavano delle similarità con quelli dello Squartatore.  Le lettere, tutte inviate a Scotland Yard, sono oltre 600: almeno una sembra contenere dettagli che solo l'assassino era in grado di conoscere; rimaste segrete per 80 anni, vennero consegnate all'Archivio Nazionale di Londra nel 1961.