NeverInMyName
Gli orrori della guerra, una macchia sull'umanità. Per non vanificare il sacrificio di tante vittime, per non assistere inermi a un altro Vietnam, per non giustificare un'altra invasione come quella in Iraq. Per dire mai più a un altro Darfur: stand up togheter!
Messaggi del 31/07/2006
M.O./ ISRAELE: CANA COLPITA PERCHE' DA LI' PARTONO RAZZI I civili morti nel villaggio di Srifa, a est di Tiro, sono almeno 50 Beirut, 31 lug. (Apcom) - L'esercito israeliano punta il dito contro Hezbollah dopo la strage di Cana, dove decine di civili sono morti nei bombardamenti israeliani questa mattina. Un portavoce dell'esercito accusa le milizie sciite di usare questo villaggio del sud del Libano come base di lancio per i razzi sparati contro Israele. "Hezbollah usa il villaggio di Cana come base di lancio per i razzi. E' hezbollah il responsabile se questa zona è diventata zona di combattimenti" ha detto il capitano Jacob Dalal. Secondo Dalal l'esercito diversi giorni fa ha lanciato volantini per avvertire i civili di lasciare la città. Il bilancio del bombardamento su Cana è ancora provvisorio; diversi palazzi sono crollati, si parla di oltre trenta vittime di cui moltissimi bambini, ma i numeri potrebbero aumentare. Apcom Aggiornamento delle 13:25... se fosse necessaria una conferma! == M.O.: GAZA, SEDICENNE PALESTINESE UCCISO DA CANNONATA TANK = (AGI/AFP/REUTERS) - Gaza, 31 lug. - Un sedicenne palestinese e' stato ucciso nel settore nord della Striscia di Gaza da una cannonata partita da un carro armato israeliano. Lo hanno riferito testimoni oculari e la notizia e' stata poi confermata da fonti ospedaliere locali, secondo cui il mezzo corazzato ha aperto il fuoco oggi nella localita' di Beit Hanoun. Sale cosi' ad almeno 151 il numero totale deui palestinesi morti nella piccola enclave dal 5 luglio scorso, quando ebbe inizio l'offensiva chiamata in codice 'Pioggia d'Estare', lanciata dallo Stato ebraico per liberare il caporale Gilad Shalit, 19 anni, rapito il 25 giugno da miliziani integralisti nei pressi del valico di Rafah, all'estremita' sud della Striscia; circa la meta' delle vittime erano membri di gruppi radicali. (AGI) Pdo 31luglio 13:22 Vi siete mai chiesti che valore ha la vita dei palestinesi? Vi siete mai soffermati a riflettere su quanto succede ad essi ogni giorno? Sapete che pur di 'far scomparire' anche un solo 'criminale palestinese' i promotori dei cosidetti attacchi militari mirati sono pronti a sacrificare i suoi vicini che pagano con la vita colpe che non hanno? A volte si tratta di `spiacevoli errori', come nel caso di Cana (forse...) altre ancora è qualche colono israeliano non identificato – e nemmeno mai ricercato –, che decide di `fare giustizia' o di impedire che un palestinese lavori questa terra così contesa. Il risultato è comunque lo stesso: ogni giorno muoiono dei palestinesi innocenti per mano delle forze israeliane, che godono di una piena libertà d'azione da parte del loro comando, un comando che non mette nessun freno agli eccessi dei quali è vittima la popolazione palestinese. Si tratta di una occupazione brutale, che è peggiore ogni giorno che passa. Certo il conflitto tra Israele ed Hezbollah di queste ultime settimane ha spostato l'attenzione sul Libano, piuttosto che sui territori occupati. Ma vorrei che non si cadesse nell'errore di dimenticare la gente che soffre e che muore anche lontano dalla zona delgli attacchi. Israele continua a parlare della spregevole cultura della violenza e della vendetta di Hamas, ma poi a seppellire quotidianamente vittime innocenti sono i palestinesi che con il terrorismo non hanno nulla a che fare. Il mio pensiero a proporsito di questa guerra credo sia chiaro, ma per riassumerne il senso ho scelto un passo tratto da 'I Fratelli Karamàzov' di Dostoevskji, nel quale Ivan, impegnato in un confronto con Alëša sul senso della sofferenza, manifesta il suo radicale rifiuto a comprendere e a giustificare, sia pur in una futura armonia, ogni forma di dolore gratuitamente subito da chi è vittima, ma in particolare da chi è vittima innocente. "Ascolta: posto che tutti si debba soffrire, per comperare a prezzo di sofferenza la futura armonia, che c'entrano però i bambini, me lo dici tu, per favore? E' assolutamente incomprensibile perché debbano soffrire anch'essi, e perché, essi, debbano comperare quell'armonia con le sofferenze. La solidarietà nel peccato, fra gli uomini, io la comprendo, e comprendo quindi la solidarietà anche nelle sanzioni, ma non già la solidarietà, nel peccato, con i bambini: e se effettivamente la verità è che essi son solidali coi padri in tutti i peccati di quest'ultimi, allora debbo rispondere che una verità come questa non è di questo mondo, e io non la posso comprendere." [Fëdor Michajlovic Dostoevskji, I fratelli Karamàzov |
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