La storia di Maria? Un piano dei coniugi Giusto per permetterle di restare in Italia
Vi ricordate della storia di Maria, la bimba bielorussa 'rapita' dalla coppia che la ospitava una volta l'anno perché aveva raccontato di essere stata violentata? Ebbene secondo Repubblica, che oggi ha pubblicato un grande articolo sulla vicenda, era tutto falso. La bambina sarebbe stata indotta a scrivere della sua segregazione, a disegnare bambini legati alle sedie, a denunciare violenze mai subite nell'orfanotrofio di Vilejka dagli stessi coniugi Giusto.
Le notizie, ovviamente, provengono dalla Bielorussia. Secondo il quotidiano, le autorità del Paese hanno aperto un'inchiesta ipotizzando il reato di 'istigazione al falso' a carico dei coniugi Chiara e Alessandro Giusto. Non è escluso che anche i firmatari delle perizie psichiatriche e di altre relazioni mediche eseguite su Maria in Italia possano essere perseguiti.
A queste gravissime accuse la coppia genoana ha ovviamente risposto con sdegno e incredulità.
Io, devo ammetterlo, sono - ma lo ero anche prima (vedi i post 277 e 314) - molto perplessa. Avevo già manifestato alcuni dubbi sulla vicenda, ma questa proprio non me l'aspettavo. Voi cosa ne pensate? Si può per amore arrivare a mentire e ideare - se verrà accertato - un vero e proprio piano pur di ottenere quello che si ritiene 'doveroso'? Si può giustificare un'azione simile che ha messo a rischio la possibilità per migliaia di bambini di continuare a venire in Italia e passare l'estate con le famiglie che li ospitano ogni anno? Aspetto i vostri commenti.
Inviato da: cassetta2
il 03/08/2020 alle 11:59
Inviato da: Gerardo
il 05/05/2015 alle 12:37
Inviato da: Ours en peluche
il 04/08/2013 alle 11:33
Inviato da: ninograg1
il 09/01/2013 alle 06:47
Inviato da: Gerardo Pecci
il 04/07/2011 alle 00:29