Essere o non essere questo è il dilemma. Se sia più nobile all'animo sopportare gli oltraggi i sassi i dardi dell' iniqua fortuna o prender l'armi contro un mare di triboli e combattendo...disperderli.Morire...dormire.. nulla più. E con un sonno dirsi che poniam fine al cordoglio e alle infinite miserie... retaggio naturale della carne ...è soluzione da accogliersi a mani giunte.Morire...dormire...sognare forse, e qui è lo scoglio. Perché quali sogni possano sopravvenirci in quel sonno di morte quando siamo ormai sdipanati dal groviglio mortale, ci trattiene. E' la remora questa che prolunga di tanto la vita ai nostri tormenti.Chi vorrebbe se no.. sopportare le frustate e gli insulti del tempo... Le angherie del tiranno.. Il disprezzo dell'uomo borioso...le angosce del respinto amore... Gli indugi della legge, l’oltracotanza dei grandi...I calci in faccia che il merito paziente riceve dai mediocri... ...quando di propria mano potrebbe saldare il suo debito con la semplice lama di un pugnale?Chi vorrebbe caricarsi di grossi fardelli imprecando e sudando sotto il peso di tutta una vita stracca se non fosse il timore di un quid dopo la morte... la terra inesplorata donde mai non tornò alcun viaggiatore...a sgomentare la nostra volontà...e a persuaderci di sopportare i nostri mali...piuttosto che correre in cerca d'altri che non conosciamo?...così ci fa vigliacchi la coscienza...così l'incarnato sano della determinazione...è reso smorto dal pallido aspetto del pensiero ...e così imprese di grande importanza e rilievo sono distolte dal loro naturale corso: ...e dell'azione perdono anche il nome.
Amleto
Essere o non essere questo è il dilemma. Se sia più nobile all'animo sopportare gli oltraggi i sassi i dardi dell' iniqua fortuna o prender l'armi contro un mare di triboli e combattendo...disperderli.Morire...dormire.. nulla più. E con un sonno dirsi che poniam fine al cordoglio e alle infinite miserie... retaggio naturale della carne ...è soluzione da accogliersi a mani giunte.Morire...dormire...sognare forse, e qui è lo scoglio. Perché quali sogni possano sopravvenirci in quel sonno di morte quando siamo ormai sdipanati dal groviglio mortale, ci trattiene. E' la remora questa che prolunga di tanto la vita ai nostri tormenti.Chi vorrebbe se no.. sopportare le frustate e gli insulti del tempo... Le angherie del tiranno.. Il disprezzo dell'uomo borioso...le angosce del respinto amore... Gli indugi della legge, l’oltracotanza dei grandi...I calci in faccia che il merito paziente riceve dai mediocri... ...quando di propria mano potrebbe saldare il suo debito con la semplice lama di un pugnale?Chi vorrebbe caricarsi di grossi fardelli imprecando e sudando sotto il peso di tutta una vita stracca se non fosse il timore di un quid dopo la morte... la terra inesplorata donde mai non tornò alcun viaggiatore...a sgomentare la nostra volontà...e a persuaderci di sopportare i nostri mali...piuttosto che correre in cerca d'altri che non conosciamo?...così ci fa vigliacchi la coscienza...così l'incarnato sano della determinazione...è reso smorto dal pallido aspetto del pensiero ...e così imprese di grande importanza e rilievo sono distolte dal loro naturale corso: ...e dell'azione perdono anche il nome.