Un hobo. Un vagabondo senza casa . Inquieto.Uno che gira su se stesso annusandosi la coda in tondo.Uno che ha sete di coccole ma, se arrivano, scappa diffidente. Incredulo. Ci deve essere la fregatura sotto banco, bofonchia scettico e intanto si lecca le ferite.Uno che abbaia alla luna e odia le ombre perché gli rubano il raggio che vorrebbe solo per sé.Uno che cerca un porto e, appena getta l’ancora, già ha ansia di partire.Sempre. Comunque. Con un “ma” e un “forse” nel taschino. Bucato.Uno provvisorio insomma.Come me.
