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Quando si parla di condizione umana.


 Quando si parla di condizione umana. Ecco alcuni auspici desiderabili.
" Voglio far parte di un umanesimo senza volontari, dove tutti siano disposti ad aiutare l'altro. Dove il bisogno non serva a dare soddisfazione ai volontari, handicappati di diversa natura. Dove tutti siano allo stesso momento bisognosi di essere aiutati e desiderosi di aiutare, e non esista la categoria di chi dà e quella di chi riceve. Voglio un nuovo umanesimo che IMPEDISCA LA GUERRA, non attraverso istituzioni che la valutino giusta o ingiusta, di difesa o di offesa, ma semplicemente che non la ammettano mai, in quanto espressione dell'abbrutimento dell'uomo. Voglio armarmi di bontà e debellare l'indifferenza:1) per cogliere il dolore dell'altro: se non sai cosa mi fa soffrire, come fai a dire che mi ami?2) per cogliere il dolore dell'altro come inutile, ingiusto, intollerabile ed evitabile;3) per sentire il dolore dell'altro come un imperativo a fare qualcosa per alleviarlo od eliminarlo;4) per avere voglia di compassione: asciugare le lacrime di chi si è incontrato e soffre;5) per amare la compassione come hanno fatto sempre uomini veramente grandi e quelli che avevano le parvenze degli dèi. Vittorino Andreoli