Napoli e di più

Marino spiega perchè Russotto non è stato ancora ufficializzato


Il segnale, per i tifosi del Napoli, è confortante: Pierpaolo Marino ha parlato della trattativa che porterà in azzurro Andrea Russotto. Mossa che dalle parti del Vesuvio, considerando il modus operandi del diggì partenopeo, rappresenta una sorta di annuncio ufficiale della positiva conclusione dell'operazione. Di comunicazioni effettive, in realtà, non se ne sono ancora viste, ma all'orizzonte non c'è nessun giallo: «Noi abbiamo un'opzione con il Bellinzona per avere in prestito con diritto di riscatto Russotto - ha spiegato Marino alla "Gazzetta dello Sport" . Ma sapevamo che fino al 15 luglio il Treviso godeva di un'opzione che veniva prima della nostra, che non è stata esercitata. Dunque ora, valutando anche che il giocatore ha già accettato la nostra offerta contrattuale, bisognerà che io rientri in Italia per firmare tutti i documenti e chiudere il cerchio. Ecco perché ancora non è stato ufficializzato l'ingaggio». Insomma, ancora qualche giorno e Napoli avrà il suo vice Lavezzi. Anzi no, guai ad etichettarlo così: «Non esiste che Russotto sia il vice di questo o di quell'altro. Non è una operazione che va a rinforzare il Napoli della stagione che andiamo ad affrontare. Abbiamo voluto impostare un discorso per il futuro». Puntando su un prestito, pratica inconsueta per il nuovo Napoli: «Difficilmente abbiamo preso in prestito un giocatore. Questo perché sappiamo che questo giovane ha qualità, ma ha anche dimostrato qualche limite nel dimostrarli. Lo portiamo un anno da noi, per valutare come crescerà e poi decideremo se investire tanti soldi sul suo cartellino». L'identikit del ragazzo, invece, corrisponde perfettamente al target di Marino. Giovane, promettente e talentuoso: «Per diventare sempre più competitivi abbiamo bisogno di scoprire e ingaggiare talenti ancora molto giovani. Per evitare di pagarli troppo quando inizia la loro crescita a certi livelli. Dunque Russotto è una di quelle operazioni che mi piace definire prospettica. Vedremo se le aspettative saranno confermate». C'è ancora bisogno dell'ufficialità?