Nicka

Daniele


Sabato sera, quando li ho incontrati per caso sul lungomare, e' stato quasi come fare un tuffo nel passato. Erano un gruppo molto affiatato all'Università, si erano conosciuti fin dal primo anno e avevano condiviso insieme ogni momento bello e brutto di quella esperienza. Io li avevo conosciuti solo successivamente, frequentavo un altro gruppo di amici, ma loro mi invitavano spesso (merito di Giovanni che, in quel periodo, lo sapevano tutti, aveva una cotta per me). Io partecipavo volentieri: ogni loro festa, cena, ritrovo, incontro causale finiva sempre in allegria, qualunque cosa facessero era sempre un successo, grazie soprattutto a Daniele. Daniele era un bel ragazzo, solare, allegro, creativo, pieno di iniziative. Era praticamente il leader del gruppo. Riusciva a studiare con ottimi risultati e a coltivare contemporaneamente tutta una serie di interessi. Suonava molto bene la tastiera e la chitarra. Era persino un ottimo sportivo, giocava spesso a tennis, calcetto e basket e aveva iniziato ad interessarsi anche di scherma. Era un tipo originale. A volte alla mensa universitaria, mentre parlavamo, improvvisamente prendeva una penna e iniziava a scrivere su un tovagliolino o su un pezzo di quella carta che copriva il vassoio: scriveva dei versi... E che poesie riusciva a scrivere!! Me ne ricordo una, che mi mandò per email, che mi fece piangere!!! Una volta di nascosto Elena, la sua ragazza, ne aveva inviata una ad un concorso letterario ed aveva vinto il secondo premio. Elena era innamorata persa di lui, anche se lui, preso da tutti i suoi interessi, non la ricambiava con le dovute attenzioni. Ma sabato sera, a quel ritrovo, mancavano entrambi. C'erano tutti, persino Susanna e suo marito, che ora vivono a Milano, e Nicola che lavora in Inghilterra, Sabina che, per l'occasione, aveva lasciato il figlio dai suoi genitori e France che sarebbe rimasto a dormire da Marco... Ma loro no. Mi è sembrato così strano rivedere il gruppo al completo, senza Daniele!!!Provo a chiedere, ma tutti sembrano essere evasivi, qualcuno non lo vede da tempo, qualcuno lo sente di tanto in tanto...  Solo Chiara, alla fine, si decide a parlare, quando rimaniamo un po' in disparte davanti alla gelateria.Daniele e Elena si sono lasciati e, anche se non sembrava così innamorato di lei, lui l'ha presa malissimo. Aveva un buon lavoro in banca, ma si è licenziato per potersi trasferire altrove e cambiare ambiente. E da allora passa da un lavoro precario all'altro, ricoprendo mansioni che non si addicono certo alla sua laurea presa con il massimo dei voti. Ha fatto tante altre scelte sbagliate, andando sempre peggio.Daniele aveva sembre avuto tutto. Le sue capacità, il suo aspetto, il suo carattere (e perchè no, anche i soldi di famiglia) gli avevano sempre permesso di arrivare dove voleva. Non aveva mai conosciuto un fallimento. E forse non sapeva come gestirlo. "Adesso soffre di depressione. Non è più lo stesso, sai? Non lo riconosceresti..."Forse. Ma nemmeno il gruppo che mi trovo davanti è più lo stesso. Nemmeno la serata che stanno passando è simile a quelle che passavano all'Università... Daniele è stato il cuore di quel gruppo per anni e adesso nessuno ha il coraggio nemmeno di invitarlo. Non c'è bisogno di dire niente, me lo leggono negli occhi. Saluto tutti e mi allontano lasciandoli al loro gelato...