Nicka

Gino e Rino


Gino e Rino erano due trenini nuovi nuovi, appena usciti di fabbrica. Entrambi avevano una locomotiva ed un vagone merci. Gino e Rino iniziarono insieme il loro primo viaggio, ma ben presto si separarono. Gino si fermava spesso, faceva salire i bambini che incontrava per strada e faceva fare loro un bel giro. I bambini si divertivano moltissimo e le loro risate rallegravano la nuova locomotiva. Rino, invece, conosceva bene il suo compito e si fermava solo per caricare la merce, facendosi pagare bene. Un giorno Gino e Rino si incontrarono in una stazione. Gino fece scendere un bambino che gli donò un disegno appena fatto. Gino lo appese nella sua locomotiva insieme agli altri disegni, alle foto dei bambini, ai fiori appena raccolti e a tutti gli altri piccoli regali. Rino, invece, caricò nel suo vagone alcune scatole di vestiti, vicino alle altre che contenevano cibo, attrezzi e altre merci e vicino ad un bel sacco di monete, che aveva guadagnato con il suo lavoro. Gino confidò a Rino di essere stato sulle Montagne Incantate. "Non e' possibile!", esclamò Rino, "Tutti dicono che non possiamo seguire la vecchia ferrovia che porta fino a lì". "Sì, tutti lo dicono", rispose Gino, "ma non è impossibile: io l'ho fatto!" Rino, allora, decise di seguire Gino fino a quel posto, ritenuto da tutti irraggiungibile. Seguirono la vecchia ferrovia e si trovarono difronte una ripida salita. "L'avevo detto! Non possiamo salire" disse Rino, ma Gino non si fermò. Rino, allora, seguì Gino fino a metà della salita, ma nonostante tutti i suoi sforzi non riuscì ad andare oltre. Gino, invece, arrivò senza difficoltà fino alla vetta. In quel momento arrivò Bibo, un vecchio saggio che abitava nel villaggio delle Montagne Incantate. Quando Bibo vide Gino, in cima alla salita, con la locomotiva piena dei piccoli regali dei suoi amici e il vagone merci vuoto e Rino, al contrario, bloccato a metà strada con il vagone merci così carico e la locomotiva vuota, scoppiò a ridere. "Vedi caro Gino, la strada è dura per tutti, ma certo non ce la potrai mai fare se quello che ti trascini dietro è più importante di quello che hai dentro" disse il saggio e se ne andò per la sua strada continuando a ridere...