Nicka

La mossa sbagliata


(Uno strano sogno che ho fatto questa notte)E' il mio turno.Lo sento nell'aria, in un silenzio che pesaLa leggo negli occhi di tutti, l'attesaSento l'avversario davanti respirareMa questa volta, proprio, io non vorrei giocareE' il mio turno.La scacchiera, sul tavolo, da tempo sistemataal centro della stanza, scarsamente illuminataProiettano, quei raggi di un sole ormai alla fine,le lunghe e oblique ombre di queste mie pedineE' il mio turno.Regina, re, cavallo, pedone, torre e alfiereCaselle, luci e ombre, pedine bianche e nereE sembra un bel quadretto, saputo disegnareda un abile pittore: non lo vorrei cambiareE' il mio turno.Guardo la mia torre, la mossa vien da sèCon un po' di fortuna potrei fare scacco al reMa ancora non la faccio, continuo ad esitareNon è questa la mossa che io vorrei fareE' il mio turno.E guardo la regina, a un'altra mossa pensocertamente, io potrei, e con il suo consensosbagliare e così cedere al rivale la partitapotrei, sì, anche perdere e non sarei pentitaE' il mio turno.Son quelli che san perdere, i più bravi giocatori,affrontano la sconfitta, ammettono gli erroriMa sono sempre capaci di accettarli tutti,della vana vittoria, le conseguenze e i frutti?E' il mio turno.Non un vinto e un vincitore, in questa strana partita,vincono entrambi, o perdono: così come nella vita.Lo so, queste non sono, che situazioni rare:son queste, le partite ch'io non vorrei giocareE' il mio turno.Esito ancora un attimo, ma ora senza una ragione,perché io già lo so quale sarà la decisione.Io sposterò la torre e farò scacco al reUna vittoria fuori, e una sconfitta dentro me.