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Post n°55 pubblicato il 14 Dicembre 2006 da nicolaputignano
In viaggio per cercare fortuna o semplicemente per poter “vivere” o “sopravvivere”. Molti giovani come me viaggiano verso le grandi metropoli Italiane. La mia esperienza, premetto, è quella di Pugliese che non scorda e non abbandona l’idea di tornare nella propria terra. E sì, perché in quest’Italia il concetto di unità non ci appartiene, siamo Romani Tarantini ecc.; ma questo è un discorso lungo che prevede un’analisi storica con molti attori in negativo e che determina un’Italia divisa in comuni e regioni. Quello che non mi aspettavo, in questo mio peregrinare, è una maturità nuova, una nuova metrica di visione del mondo. L’idea comune della città è il caos, l’operosità della gente incapace di fermarsi a riflettere. Niente di più falso, la città propone realtà che ti costringono a riflettere, realtà molto lontane dai paesi del Sud. Così, un primo rapido cambiamento è stato il concetto comune del pensare. Nella mia Massafra il mio pensiero era concentrato nel passato e a predisporre il futuro, oggi il mio pensiero è in funzione del presente. Quello che non mi aspettavo è l’esigenza di incontrare sempre di più Dio. Strano, ma anche l’idea di Dio è cambiata. Si è trasformato da Dio Domenicale da assumere come farmaco prescritto dalla morale comune, a quello della consapevolezza che spesso il nostro agire non è da Cristiani. Quello che non mi aspettavo è apprendere che la felicità non può essere relegata a un numero ristretto di persone, non può essere confusa con l’egoismo. Oggi dopo aver vissuto nelle grandi Metropoli, sono cambiato. Sono consapevole che tutti noi dobbiamo essere attori della nostra vita, consapevole che la felicità deve essere condivisa con tutti per renderci più ‘dolci’, che la vita riserva tante difficoltà e dolori per renderci più uomini, consapevole che la ricerca di un fine comune possa renderci felice. |
Visto lo stato dei conti delle Fs, l'aumento del costo dei biglietti, è una delle misure che il nuovo management. Risanare le finanza dell’azienda (durante il governo Berlusconi, per timore di una misura impopolare, il Tesoro si era sempre opposto ad interventi sulle tariffe). Ma secondo voi a chi toccherà risanare? 1,8 miliardi di euro è il buco di bilancio previsto per il 2006. 6,1 miliardi di euro sono necessari per non portare i libri in tribunale. Possiamo, vogliamo dovremmo chiedere questi soldini a : Catania (ex amministratore Fs) VERGOGNA; Lunardi (ministro dei Trasporti) VERGOGNA; Berlusconi (presidente del consiglio e sti cazzi) VERGOGNA; Mauro Moretti (amministratore delegato Fs) VERGOGNA. O Romano o Romano i nomi l’io ho scritti batti cassa. Altro che Tav. A proposito della TAV, ricordate la puntata del 08.11.2006 ore 11,10 delle IENE, bene visitate il loro sito ufficiale “sito Iene” vi accorgerete presto che la puntata di cui parlo non è pubblicata. Sospetto, ma cosi perché io sono strano un po’ matto e forse un po’ coglione, che ci sia CENSURA!!! Comunque chi fosse interessato ad aprire gli occhi il servizio sulla TAV yahoo video.è disponibile su Per conclude o Romano o Romano devo dare atto che se in un primo momento il coglione detto da Berlusconi mi aveva turbato ed offeso ora inizio a credere di essere COGLIONE… |