Creato da nicolaputignano il 29/08/2006
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Il Parlamento si occupi dei precari

Post n°44 pubblicato il 27 Ottobre 2006 da nicolaputignano
 
Foto di nicolaputignano

Il presidente Giorgio Napolitano dice: “Il Parlamento si occupi dei precari”.

Io dico, la Francia è un passo avanti i precari si sono occupati di loro.

Ricordo ai precari agli sfruttati che il Lavoro è un diritto ed il lavoro serve per vivere e non il viceversa.

Altro che modificare la costituzione, bisogna realizzare i principi su cui si basa…

Riprendiamoci la dignità di uomini..

 
 
 

Fuori da casa

Post n°43 pubblicato il 16 Ottobre 2006 da nicolaputignano
 

La routine quotidiana spesso mi distrae, meglio mi stordisce e non riesco a collegare il cervello al cuore.

Quando dedico un po’ di tempo al riposo mi sovviene l’angoscia la disperazione, cerco di spingere il mio sguardo oltre il presente ma riesco a vedere solo il domani.

Capisco che se mi fermo sono spacciato, bisogna fare qualcosa “penso e agisco con il cervello”, vado a correre.

E li mentre corro guardando oltre le mie stupide angosce prendo contatto con la realtà, una realtà starna che mi spaventa, una realtà facile da incontrare che ci cammina molto vicino ma che riusciamo molto bene ad allontanare. Vi state chiedendo ma che realtà sarà mai? La realtà di uomini e donne costretti a dormire per le strade in città fra noi, non nelle periferie non solo sotto i ponti lontani dai nostri occhi e dalle nostre coscienze ma li sotto casa.

La corsa diventa sempre più lenta, quasi che il passo delle gambe assuma il ritmo dei pensieri.

Sono un cristiano educato a dovere, quindi per prima cosa prego, la solita mania di demandare a qualcun altro il proprio compito, e si basta il pensiero come per i regalini…. e ma li c’è un uomo che vive nell’indigenza che caz.o, ora il passo della corsa diventa rabbioso ed anche un po’ orgoglioso e penso che aveva ragione Rutelli  e Mastella appartengo al ceto medio.

La mia corsa sta per terminare, rallento e vado lento verso casa, riavvolgo le immagini dei ragazzini che giocano a pallone e riescono a ridere pur non avendo nulla, poi quel uomo che raccoglie cartoni per prepararsi alla notte e quella donna che ricerca nei cassonetti dell’immondizia. Il passo e sempre più lento e le vetrine attirano la mia attenzione il 30% sconti, paghi uno prendi due…, sono a casa chiudo la porta e tutto quel che ho visto è fuori….

NP

 
 
 

Post n°42 pubblicato il 11 Ottobre 2006 da nicolaputignano
 
Foto di nicolaputignano

Tutti in piazza!!

È mai possibile lasciare al centro-destra il compito di informare ops disinformare sulla finanziaria!!!

Il centro-destra in difesa del ceto medio quell’1,58% che guadagna più 70.000 euro all’anno?

Ma si la banda degli onesti con a capo Berlusconi, che hanno dimostrato come devastare lo stato di diritto che ha fatto arricchire i ricchi e impoverire ulteriormente i poveri che ha svenduto gran parte del patrimonio pubblico a favore degli amici ineggiando alle famose cartolarizzazioni e alla finanza creativa,  decidono di scendere in piazza per difendere il CETO MEDIO!!!

Che vadano in piazza contro la finanziaria, cosi daremo un volto agli evasori fiscali.

NP

 

 
 
 

L'onestà paga!!

Post n°41 pubblicato il 10 Ottobre 2006 da nicolaputignano
 
Foto di nicolaputignano

Basta!Parlamento pulito! Basta! Parlamento pulito.

Chi è stato condannato in via definitiva non deve più sedere in Parlamento.
E se la legge lo consente, va cambiata la legge.

Migliaia di sottoscrittori dell’appello lanciato da Beppe Grillo sul blog www.beppegrillo.it chiedono che i condannati in via definitiva non possano più rappresentare i cittadini in Parlamento, a partire da quello europeo.

E' profondamente immorale che sia loro consentito di rappresentarci.

Questo è l'elenco dei nomi dei rappresentanti italiani in Parlamento, nazionale o europeo, che hanno ricevuto una condanna:

I 25 CONDANNATI DEFINITIVI IN PARLAMENTO (Aggiornato a Giugno 2006)

  1. Berruti Massimo Maria (FI)

  2. Biondi Alfredo reato poi depenalizzato (FI)

  3. Bonsignore Vito (Udc - Parlamento Europeo)

  4. Borghezio Mario (Lega Nord - Parlamento Europeo)

  5. Bossi Umberto (Lega Nord - Parlamento Europeo)

  6. Cantoni Giampiero (FI)

  7. Carra Enzo (Margherita)

  8. Cirino Pomicino Paolo (Democrazia Cristiana - Partito Socialista)

  9. De Angelis Marcello (An)

  10. D'Elia Sergio (Rosa nel Pugno)

  11. Dell'Utri Marcello (FI)

  12. Del Pennino Antonio (FI)

  13. De Michelis Gianni (Nuovo Psi)

  14. Farina Daniele (Prc)

  15. Jannuzzi Lino (FI)

  16. La Malfa Giorgio (Pri)

  17. Maroni Roberto (Lega Nord)

  18. Mauro Giovanni (FI)

  19. Nania Domenico (An)

  20. Patriciello Aldo (Udc)

  21. Previti Cesare (FI)

  22. Sterpa Egidio (FI)

  23. Tomassini Antonio (FI)

  24. Visco Vincenzo (Ds)

  25. Vito Alfredo (FI)



Elenco delle condanne definitive a carico dei parlamentari

Tutti i post su Parlamento Pulito
- I magnifici ottantadue - 17 luglio 2006
- Tre new entry in Parlamento Pulito - 10 Giugno 2006

- Diciassette uomini sulla cassa del morto... - 23 Maggio 2006
- New entry in Parlamento Pulito - 23 Gennaio 2006
- Parlamento Pulito in India - 22 Gennaio 2006
- Stand up! Clean up! The Parliament... - 22 Novembre 2005
- Parlamento pulito! ( V puntata) - 14 Ottobre 2005
- Parlamento pulito! (IV puntata) - 23 Settembre 2005
- Appello del blog beppegrillo.it: Parlamento pulito! - 8 Settembre 2005
- Basta! Parlamento pulito!... Epilogo - 13 Luglio 2005
- Basta! Parlamento pulito! - 7 Giugno 2005


 
 
 

Dell'Utri Marcello (FI)

Post n°40 pubblicato il 10 Ottobre 2006 da nicolaputignano
 
Foto di nicolaputignano

Nato a Palermo l'11 settembre 1941. Conseguita la maturità classica a Palermo, compie dal 1961 a Milano gli studi universitari laureandosi in giurisprudenza presso l'Università Statale. Qui conosce Silvio Berlusconi. Nel 1964, a 23 anni, lavora come segretario per Berlusconi, che sponsorizza la piccola squadra di calcio di cui Dell'Utri è allenatore.

Successivamente (1965) si trasferisce a Roma, dove fonda e dirige una Scuola di formazione sportiva dell' Opus Dei, il Centro Elis.

Torna poi (1967) a Palermo, dove opera di nuovo come direttore sportivo, presso l'Athletic Club Bacigalupo; durante questa esperienza, per sua esplicita ammissione, conosce Vittorio Mangano e Gaetano Cinà.

Dopo tre anni (1970) inizia a lavorare per la Cassa di Risparmio delle province siciliane a Catania e l'anno seguente (1971) viene trasferito alla filiale di Belmonte Mezzagno. Dopo due anni (1973) viene promosso alla direzione generale della Sicilcassa a Palermo, servizio di credito agrario.

L'anno seguente (1974) torna a Milano per lavorare presso l'Edilnord, su richiesta di Silvio Berlusconi, per il quale svolge anche la mansione di segretario; segue in particolare i lavori di ristrutturazione della villa di Arcore, dopo che Berlusconi l'ha acquistata ad un prezzo di favore dalla marchesina Annamaria Casati Stampa (di cui Cesare Previti era il tutore legale).

Il 7 luglio porta nella Villa di Arcore Vittorio Mangano che viene assunto da Berlusconi nel ruolo di stalliere. Mangano è un giovane mafioso, divenuto successivamente esponente di spicco del clan di Porta Nuova a Palermo, e in quel periodo ha già a suo carico 3 arresti e varie denunce e condanne, nonché una diffida risalente al 1967 come "persona pericolosa". Dopo l'arresto di Mangano sia Berlusconi che Dell'Utri hanno dichiarato ai carabinieri di non essere a conoscenza delle sue attività criminali.

Nel 1977 si dimette da Edilnord e viene assunto alla Inim di Rapisarda, che ha relazioni con personalità di spicco della mafia quali Ciancimino e i Cuntrera-Caruana.
Diventa poi amministratore delegato della Bresciano Costruzioni, che dopo pochi anni va in bancarotta fraudolenta.

Nel 1980 la Criminalpol di Milano, nell'ambito di un'indagine di droga, intercetta una telefonata tra Mangano e Dell'Utri. In questa telefonata, divenuta celebre, Mangano parla di un "cavallo" e propone a Dell'Utri di entrare nell'affare. Il defunto giudice Borsellino affermò a riguardo in un'intervista: "Sì, tra l'altro questa tesi dei cavalli - che vogliono dire droga - è una tesi che fu avanzata alla nostra ordinanza istruttoria e che poi fu accolta al dibattimento, tanto è che Mangano fu condannato al dibattimento del maxi processo per traffico di droga."

Il 19 aprile dello stesso anno è a Londra, dove partecipa al matrimonio di Jimmy Fauci, boss mafioso.

Nel 1982 inizia come dirigente la sua attività in Publitalia '80, la società per la raccolta pubblicitaria della Fininvest, di cui diventa Presidente e Amministratore Delegato. Un anno dopo (1983), nell'ambito di un blitz di arresti compiuti a Milano contro la mafia dei casinò, viene trovato nella residenza del boss mafioso catanese Gaetano Corallo.

Nel 1984 viene promosso ad amministratore delegato del gruppo Fininvest.

Nel 1992 (gennaio-febbraio) Vincenzo Garraffa, ex senatore del Partito Repubblicano Italiano e presidente della Pallacanestro Trapani, riceve la visita del boss trapanese Francesco Virga (poi latitante e condannato per omicidio oggi in carcere): "Mi manda Dell'Utri", dice il boss venuto a riscuotere un presunto credito in nero preteso da Dell'Utri. L'episodio, denunciato da Garraffa, è stato accertato dal tribunale di Milano, che nel maggio 2004 ha condannato Dell'Utri e Virga a 2 anni per tentata estorsione.

Nel 1993 fonda Forza Italia insieme a Silvio Berlusconi. Nel 1996 è deputato al Parlamento nazionale, dal 1999 è parlamentare europeo e nelle elezioni politiche del 2001 viene eletto (nel collegio 1 di Milano) Senatore della Repubblica.

Nel 1995 viene arrestato a Torino con l'accusa di aver inquinato le prove nell'inchiesta sui fondi neri di Publitalia.

Nell'aprile 1995, mentre è imputato a Torino per false fatture e frode fiscale e indagato a Palermo per Mafia, Dell'Utri diventa deputato di Forza Italia in Parlamento.

È presidente della "Fondazione Biblioteca di via Senato". Nel 1999 fonda la rete nazionale di associazioni culturali Il Circolo, che vuole essere un'area di libero scambio del pensiero liberale, e che conta oggi su 210 circoli costituiti, di cui 60 da giovani.

Nel 1999 viene condannato definitivamente - sentenza passata in giudicato - per frode fiscale e false fatture con una pena di 2 anni e 3 mesi di reclusione. Nello stesso anno viene eletto parlamentare europeo e nel 2001 Senatore della Repubblica. Come senatore ha ricoperto, tra le altre, la carica di membro della Commissione per la Biblioteca del Senato.

È attualmente sotto processo per concorso esterno in associazione mafiosa, reato per il quale ha subito una condanna non definitiva (in primo grado) a 9 anni di reclusione presso il tribunale di Palermo nel 2004.

09/10/2006 è assolto dal tribunale di Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa.


Procedimenti giudiziari
False fatture e frode fiscale
È stato condannato in via definitiva a Torino, a due anni e tre mesi di reclusione (patteggiando la pena ed usufruendo dello sconto di pena pari ad un terzo) per false fatture e frode fiscale.


Tentata estorsione
È stato condannato in primo grado a Milano a due anni di reclusione per tentata estorsione ai danni di Vincenzo Garraffa (imprenditore trapanese), con la complicità del boss Vincenzo Virga (trapanese anche lui).

Concorso esterno in associazione mafiosa
Le indagini iniziano nel 1994 con le prime rivelazioni che confluiscono nel fascicolo 6031/94 della Procura di Palermo.
Il 9 maggio 1997 il gip di Palermo rinvia a giudizio Dell'Utri, e il processo inizia il 5 novembre dello stesso anno.
In data 11 dicembre 2004, il tribunale di Palermo, ha condannato Marcello Dell'Utri a nove anni di reclusione con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Il senatore è stato anche condannato a due anni di libertà vigilata, oltre all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e il risarcimento dei danni (per un totale di 70.000 euro) alle parti civili, il Comune e la Provincia di Palermo.
Nel testo che motiva la sentenza si legge:

"la pluralità dell'attività posta in essere da Dell'Utri, per la rilevanza causale espressa, ha costituito un concreto, volontario, consapevole, specifico e prezioso contributo al mantenimento, consolidamento e rafforzamento di Cosa nostra, alla quale è stata, tra l'altro offerta l'opportunità, sempre con la mediazione di Dell'Utri, di entrare in contatto con importanti ambienti dell'economia e della finanza, così agevolandola nel perseguimento dei suoi fini illeciti, sia meramente economici che politici".

Calunnia pluriaggravata
È imputato a Palermo per calunnia aggravata ai danni di alcuni pentiti. Secondo l'accusa avrebbe organizzato un complotto con dei falsi pentiti per screditare dei veri pentiti che accusavano lui ed altri imputati. Per questa accusa, il gip di Palermo dispose l'arresto di Dell'Utri nel 1999, ma il Parlamento lo bloccò.


Il giudici della quinta sezione di palermo hanno assolto Marcello Dell'Utri, 'per non avere commesso il fatto' in base all'art. 530, secondo comma del codice di procedura penale, dall'accusa di calunnia aggravata, era stato accusato di aver organizzato una combine con alcuni pentiti, per screditare tre collaboratori di giustizia che lo accusavano nel processo per concorso esterno in associazione mafiosa. Era stato condannato in primo grado a 9 anni.

La Procura aveva chiesto una condanna di 7 anni.

 
 
 
 
 

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