Nine Months...2!

*Moxa*


Alle 16.30 è arrivata la telefonata... Mi sono recata subito in ospedale e lì c'era un'ostetrica ad attendermi per spiegarmi il funzionamento e far partire le pratiche.Mamma mia, è un pò più laborioso di quanto pensassi! MOXA è una parola giapponese che significa "bruciare una pallina di erbe". In realtà sotto questo termine si estendono una serie di metodiche che hanno come caratteristica quella di produrre un calore prolungato, su un punto di agopuntura. Generalmente il trattamento è fatto bruciando un cono di Artemisia pressata, in una zona che anche gli agopuntori e i digitopressori chiamano ZHIYIN (V67) del meridiano della vescica, situato 2 millimetri dietro l'angolo postero esterno del quinto dito del piede. Si può eseguire a partire dalla 32^ settimana gestazionale, interrompendola se si hanno cambiamenti. E' una tecnica semplice ed innocua che non ha effetti nocivi né sulla madre, né sul bambino.MATERIALE occorrente:- un "sigaro moxa";- una candela;- un accendino;- contenitori di alluminio per muffins;- un contenitore con cenere o terra o sabbia;- olio di mandorle dolci.Occorrre accendere il sigaro finché diventa bianco e poi incandescente. Si avvicina ad un punto del mignolo del piede, ad una distanza di un centimentro. E deve restare lì per 10 minuti. Poi si passa all'altro piede. Al termine, occorre riporre il sigaro nella terra per farlo spegnere e mettere l'olio sul dito del piede per ammorbidire la pelle.Questo trattamento va fatto 20 minuti al giorno per 10 giorni!Poi si interrompe per una settimana, in cui dovrò fare una eco di controllo per valutare se Ludovica si è girata.Ok, sono pronta.. il papino pure, visto che il sigaro lo dovrà tenere lui, mentre io sarò in totale relax. Iniziamo il 29, mentre saremo in vacanza!