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Salerno batte Varese


SALERNO batte Varese, ma non ditelo al ministro Calderoli, potrebbe prenderla davvero male. L'esponente leghista, che qualche settimana fa in piena emergenza rifiuti aveva sentenziato che "i napoletani non hanno una cultura della differenziata", oggi sarebbe costretto a ricredersi guardando l'elenco dei comuni premiati da Legambiente, che ogni anno assegna gli oscar 'verdi' alle città più efficienti nel recupero dei rifiuti. Se è vero infatti che il capoluogo campano non compare nella lista, appena 57 chilometri più a sud, la più piccola Salerno incassa il riconoscimento di città più virtuosa di tutto il sud Italia, con trend di crescita impressionanti. Basti pensare che il comune in soli cinque anni è passato dal 9 al 70%, grazie al successo della raccolta porta a porta. Numeri elevati anche paragonati a quelli dei comuni del nord. Persino Varese, presidio leghista per eccellenza, deve inchinarsi all'efficienza salernitana. Malgrado 40mila abitanti in meno, la città lombarda si ferma al 47,8% di rifiuti riciclati.I migliori. Irraggiungibile con il suo 86,4%, Ponte delle Alpi in provincia di Belluno si conferma per il secondo anno il comune più virtuoso d'Italia. Sono 1.290 le località che vantano indici di raccolta differenziata sopra il 60%, la soglia stabilita dalla Finanziaria del 2007. Tra i capoluoghi, oltre alla celebrata Salerno al sud, Pordenone guida la classifica di quelli del nord. Brutte notizie dal centro, dove nessun capoluogo riesce a raggiungere il livello di differenziata.Le grandi città. Assenti, come sempre, le grandi città. Milano resta ferma attorno al 35% a livelli analoghi a  quindici anni fa, anche se il capoluogo lombardo ha avviato su 200mila abitanti la raccolta dell'umido da cucina, ottenendo ottimi risultati. Poco più in alto Torino, a quota 42%, mentre non c'è traccia della capitale, dove la raccolta domiciliare col sistema misto sembra non funzionare.Le regioni. Altre sorprese arrivano dalla classifica per regioni. Con quasi trenta punti percentuali di vantaggio sui secondi, il Veneto è capofila tra le regioni virtuose con un 65,6% di amministrazioni "riciclone" sul totale dei comuni. Molto al di sotto il Friuli Venezia Giulia con il 34,2 e il Trentino Alto Adige al 28,3. Al sesto posto, davanti a regioni come Lazio, Liguria, Umbria e Toscana, trova spazio la Campania, con 60 dei 551 comuni sopra la soglia del 60% di rifiuti ricilati. Con una soddisfazione finale. La menzione speciale al comune di Acerra, patria del termovalorizzatore più controverso d'Italia. Qui, a seguito della stipula di un Protocollo d’Intesa tra comune e Consorzio Nazionale Imballaggi, l’amministrazione ha introdotto il nuovo servizio di raccolta domiciliare, portando la raccolta differenziata al 70% in pochissimo tempo nell'area servita. "L'impegno profuso da tutti i soggetti coinvolti, CONAI, l'amministrazione di Acerra e cittadini, assume un particolare rilievo alla luce del contesto territoriale non privo di difficoltà e dimostra ancora una volta che è possibile anche in queste aree raggiungere risultati concreti", si legge nella motivazione. Un messaggio all'Italia e, forse, anche al ministro Calderoli.Da La Repubblica