Inceneritore Desio

Ecopunto!


dalla lontana Sicilia, giungono notizie di una bella iniziativa che ha dato una palpabile concretezza a questo slogan: 7 chili di carta valgono mezzo chilo di pasta e 11 chili di tappi di plastica valgono tre chili di pelati.I luoghi dove avvengono questi scambi sono particolari negozi, chiamati"ECOPUNTO".All'ingresso, un ECOPUNTO sembra un normale negozio, sobrio nell'aspetto e che espone merci sfuse negli appositi dispenser: pasta, riso, frutta secca, ceci e fagioli, zucchero..La cosa che colpisce di più è che non c'è cassa. Il motivo è banale: per l'acquisto non occorre danaro, si fanno baratti.Chi entra porta pacchi di carta e cartone, sacchi di lattine e bottiglie di plastica lavate e schiacciate, tutti materiali raccolti in modo differenziato tra gli scarti di casa.Sulla bilancia all'ingresso, come nei reparti orto-frutta dei supermercati, si schiaccia il tasto corrispondente al materiale conferito, si fa la pesata e sul display compare il valore di quanto consegnato, tradotti in punti e l'ammontare dei punti è proporzionale al valore commerciale dei materiali differenziati: un chilo di lattine vale 42 centesimi, un chilo di tappi di plastica 26 centesimi. Si inserisce la propria scheda magnetica e il totale di punti-acquisto raggiunto è trasferito alla tessera e, a questo punto, se la cifra raggiunta lo permette,  ogni buon differenziatore può procedere a barattare la sua "rumenta" con la merce che gli serve: pasta, zucchero, caramelle,...Sul retro del negozio ci sono i compattatori e i contenitori in cui vengono stoccati i diversi materiali consegnati. Quando questi sono pieni, si chiama il Consorzio Nazionale Imballaggi che ritira il materiale, che provvederà a riciclare e paga, questa volta con euri veri, il gestore del negozio, in base alla quantità e alla qualità del materiale raccolto.In sintesi, ogni ECOPUNTO è un'isola ecologica, pulita, in ordine, inserita nel tessuto urbano del paese; un'isola ecologica che crea lavoro, offre opportunità di risparmio alle famiglie e risolve un grave problema, quello che si continua a chiamare "smaltimento dei rifiuti".Ma non è questo l'unico vantaggio: ogni ECOPUNTO, erogando tutti i suoi prodotti "alla spina", contribuisce alla riiduzione degli imballaggi e può diventare un punto di vendita di prodotti locali, a chilometro zero.Non sorprende quindi sapere che gli ECOPUNTO si aprono uno dopo l'altro. Dalla Sicilia, sono già sbarcati in Calabria e in un solo mese, un solo ECOPUNTO; quello di Barcellona,  ha ridato nuova vita a 50 tonnellate di ex rifiuti e fatto risparmiare un bel pò di soldini alle famiglie che hanno scoperto i vantaggi della raccolta differenziata.Una bella idea che mi piacerebbe fosse copiata nella mia Genova, magari aggiungendo un altro vantaggio a chi la realizza (gestori dell'ECOPUNTO e frequentatori): uno sconto sulla propria tassa rifiuti.Già vedo i tanti negozi chiusi del centro antico trasformati in altrettanti, animati, ECOPUNTO.Federico Valerio