Caro Gianmarco, premesso che sono contento, e vi ringrazio al proposito per il vostro impegno, faccio la domanda: cosa è stato deciso al posto del forno di adesso? Miglioramento della raccolta differenziata + trattamento meccanico-biologico (TMB)? Altro? Oppure si sa che il forno verrà spento (quando?) ma occorre ancora decidere cosa fare?-----Purtroppo gli amministratori pubblici (Regione, Provincia, Comune) non hanno abbandonato il vecchio e sorpassato concetto di incenerimento dei rifiuti. Hanno abbandonato l’idea dell’autosufficienza provinciale nello smaltimento degli stessi, passando al concetto di autosufficienza regionale. Hanno cioè capito che oggi in Lombardia c’è una sovracapacità di incenerimento rispetto alle esigenze e che non aveva alcun senso costruire nuovi impianti. Quindi i comuni brianzoli che conferivano i loro rifiuti agli inceneritori fuori provincia in futuro continueranno a bruciare fuori provincia, contrariamente a quanto avrebbero fatto se si fosse costruito il nuovo impianto a Desio. Detta così non sembra una grande vittoria la nostra, ma sono convinto che se non ci fossimo stati noi cittadini ad opporci fermamente, il nuovo impianto sarebbe già in fase avanzata di costruzione e questa “presa di coscienza” da parte degli amministratori pubblici sarebbe arrivata troppo tardi. Un altro elemento da tenere presente è che la raccolta differenziata grazie al cielo sta aumentando un po’ ovunque, tagliando così le gambe ai progetti di costruzione di nuovi forni. Infine un’ultima considerazione, molto importante: so da fonte certa che i tecnici della Regione stanno valutando con molta attenzione l’ipotesi di convertire gli inceneritori giunti a fine vita, in impianti di trattamento meccanico biologico (al posto di ammodernamenti e revamping vari). Se questa prospettiva troverà l’appoggio della giunta regionale, ben presto potremmo vedere cadere anche il progetto di ammodernamento del vecchio forno (io lo chiamo “accanimento terapeutico”… è un impianto vecchio di 40 ANNI, ci rendiamo conto??)!!! Speriamo bene! Spero di aver soddisfatto la sua curiosità, saluti. Gianmarco
A domanda rispondo
Caro Gianmarco, premesso che sono contento, e vi ringrazio al proposito per il vostro impegno, faccio la domanda: cosa è stato deciso al posto del forno di adesso? Miglioramento della raccolta differenziata + trattamento meccanico-biologico (TMB)? Altro? Oppure si sa che il forno verrà spento (quando?) ma occorre ancora decidere cosa fare?-----Purtroppo gli amministratori pubblici (Regione, Provincia, Comune) non hanno abbandonato il vecchio e sorpassato concetto di incenerimento dei rifiuti. Hanno abbandonato l’idea dell’autosufficienza provinciale nello smaltimento degli stessi, passando al concetto di autosufficienza regionale. Hanno cioè capito che oggi in Lombardia c’è una sovracapacità di incenerimento rispetto alle esigenze e che non aveva alcun senso costruire nuovi impianti. Quindi i comuni brianzoli che conferivano i loro rifiuti agli inceneritori fuori provincia in futuro continueranno a bruciare fuori provincia, contrariamente a quanto avrebbero fatto se si fosse costruito il nuovo impianto a Desio. Detta così non sembra una grande vittoria la nostra, ma sono convinto che se non ci fossimo stati noi cittadini ad opporci fermamente, il nuovo impianto sarebbe già in fase avanzata di costruzione e questa “presa di coscienza” da parte degli amministratori pubblici sarebbe arrivata troppo tardi. Un altro elemento da tenere presente è che la raccolta differenziata grazie al cielo sta aumentando un po’ ovunque, tagliando così le gambe ai progetti di costruzione di nuovi forni. Infine un’ultima considerazione, molto importante: so da fonte certa che i tecnici della Regione stanno valutando con molta attenzione l’ipotesi di convertire gli inceneritori giunti a fine vita, in impianti di trattamento meccanico biologico (al posto di ammodernamenti e revamping vari). Se questa prospettiva troverà l’appoggio della giunta regionale, ben presto potremmo vedere cadere anche il progetto di ammodernamento del vecchio forno (io lo chiamo “accanimento terapeutico”… è un impianto vecchio di 40 ANNI, ci rendiamo conto??)!!! Speriamo bene! Spero di aver soddisfatto la sua curiosità, saluti. Gianmarco