Inceneritore Desio

Quel "maleducato" di Gigi Ponti


 Il sindaco di Cesano Maderno, Gigi Ponti, mi ha dato del maleducato sulle pagine del Giornale di Desio/Seregno di martedì scorso. Si è arrabbiato perché ho ricordato che, per quanto riguarda i rifiuti, nel Partito Democratico, oltre a gente chiusa a riccio su posizioni  retrograde come la sua, c'è  anche gente capace di guardare oltre la punta del proprio naso, di programmare politiche virtuose orientale alla tutela dell'ambiente, della salute e delle tasche dei cittadini, capace quindi di spegnere o opporsi alla costruzione di inceneritori.Io ho dato un giudizio politico sul suo operato, lui ha dato un giudizio sulla mia persona... e poi il maleducato sarei io.I primi approcci con il penatiano Gigi Ponti li ho avuti nella primavera del 2008, subito dopo la nasciata del nostro comitato, quando ancora conservavo un minimo di stima e considerazione nei suoi confronti.Erano i tempi in cui la Provincia di Milano, guidata da Filippo Penati, stava discutendo il nuovo Piano Rifiuti, in cui si prevedeva la costruzione del nuovo inceneritore di Desio (di dimensioni doppie rispetto all'attuale). Riuscii a fermarlo nel cortile della Provincia, durante un consiglio dedicato all'approvazione del piano: gli spiegai brevemente che era nato un comitato di cittadini che si opponevano alla costruzione del forno, che avevamo raccolto migliaia di firme, che volevamo semplicemente organizzare un confronto pubblico tra esperti e che contavamo sul suo appoggio. Mi ricordo che fu molto sfuggente e che in merito alle firme raccolte rispose qualcosa tipo “è facile raccogliere le firme, dipende da che cosa si racconta alla gente”... in pratica ci stava dando dei raccontaballe.Di seguito gli inviai alcune mail e soprattuto lo invitai ai primi tre/quattro incontri pubblici che organizzammo, ma dato che non si faceva mai vedere, smettemmo di invitarlo (tempo sprecato).Poi ci fu il Consiglio Comunale aperto del marzo 2009 a Desio, dove venne a recitare la sua parte, del tutto indifferente alla reazione di 400 cittadini indignati per quanto la Provincia e i Comuni della zona stavano programmando di fare.Quando poi, poco dopo, presentammo alla Provincia le firme raccolte, il suo amico Penati pensò bene di non accogliere la richiesta di confronto pubblico avanzata da migliaia di cittadini.In tempi recenti ce lo siamo ritrovato sindaco di Cesano, con tanto di programma elettorale  dove oltre alle solite quattro cose sulla raccolta differenziata e la riduzione dei rifiuti si impegnava a favorire l'adozione di un'impiantistica volta a massimizzare il recupero di materia (sic!!!). Il resto è storia recente: la difesa senza se e senza ma del Piano Industriale di Bea, la concessione (bontà sua) di un confronto pubblico tra esperti, organizzato in fretta e furia (senza nemmeno il preavviso necessario per consentire la partecipazione di veri esperti) giusto perché costretto da una parte dell'opposizione, la solita chiamata dei vertici di Bea a difesa del loro piano... per la serie, se vuoi sapere se il vino è buono chiedi all'oste!Gigi Ponti... un nome, una garanzia!Gianmarco Corbetta