Inceneritore Desio

Limbiate - No al raddoppio dell’inceneritore: riportiamo il progetto in Consiglio.


«RIPORTIAMO in Consiglio comunale il piano industriale di Bea e il futuro del forno inceneritore di Desio». Lo chiede il Comitato più Limbiate meno cemento, forte del successo riscontrato nell’ultima assembea pubblica in cui ha fatto venire qualche dubbio anche al sindaco Raffaele De Luca, che pure lo scorso mese di ottobre ha votato a favore del piano di Bea per la riqualificazione dell’impianto di smaltimento di Desio. Una lettera inviata allo stesso sindaco e al presidente del Consiglio comunale, Carlo Schieppati, chiede che venga aperto un confronto sulla tematica dei rifiuti attraverso un Consiglio comunale aperto.«RITENIAMO importante che l’invito a partecipare - scrive Mauro Varisco, portavoce del comitato ambientalista limbiatese - sia esteso a tutti i sindaci interessati e a tecnici in modo che si possano mettere a confronto diversi orientamenti in merito a una questione così importante, visto che si stanno prendendo decisioni di rilevante portata, quale il piano industriale di Bea che sta suscitando numerose polemiche e non poche perplessità sulla convenienza e sugli effetti ambientali».L’opposizione netta al piano di Bea da parte del comitato limbiatese è nota e può contare sull’adesione di altri comitati dell’area interessata (Cesano Maderno, Bovisio), oltre che della città di Desio, la cui Amministrazione comunale ha votato contro il piano. Da non sottovalutare poi, in chiave post elettorale, l’ingresso in Consiglio regionale della nutrita schiera di rappresentanti del Movimento 5 stelle, da sempre contrari agli inceneritori, ed in particolare di Gianmarco Corbetta, di Bovisio Masciago, portavoce del Comitato per l’alternativa all’inceneritore di Desio, in prima linea della battaglia contro questo progetto. Insomma, secondo i comitati civici, «l’aria sta cambiando e la consapevolezza della gente su questi temi sta aumentando», come spiegano in diversi interventi. Di qui la richiesta di ulteriori occasioni di confronto. Lo stesso Comitato limbiatese si rende disponibile ad affiancare l’Amministrazione comunale nella parte organizzativa del Consiglio comunale aperto che potrebbe presto trovare l’appoggio di alcuni consiglieri comunali diventando a quel punto non più un’opzione ma un obbligo. Già in passato Mauro Varisco, a proposito dell’approvazione del piano di Bea aveva sottolineato: «Prima del voto in assemblea è mancato un dibattito sull’alternativa».L’auspicio è che il dibattito si possa aprire ora, anche con il rischio che potrebbe essere troppo tardi. 01/03/13, Gabriele Bassani, "Il Giorno"