Inceneritore Desio

Bovisio Masciago - Il sindaco dice no al raddoppio del forno.


TRA LE TANTE firme c’è anche quella del sindaco Emanuele Galimberti, che non si è lasciato scappare l’occasione per rimarcare ancora una volta il suo no al progetto Bea. Il Comitato per l’Ambiente di Bovisio Masciago ha raccolto oltre cento firme per fermare il progetto del forno inceneritore di Desio e di conseguenza informare la popolazione sulle scelte di Bea che prevede di aumentare il volume dei rifiuti da bruciare. «Il piano che è stato approvato - spiegano dal Comitato - prevede la privatizzazione del 40 per cento di Bea e l’aumento dei rifiuti da bruciare a quasi 90mila tonnellate annue, 32 milioni di euro di spesa, 20 anni d’impegno finanziario dei Comuni garantito dalle bollette e quindi dai cittadini. Non dimentichiamoci dei danni ambientali». Le alternative esistono, sottolineano i membri del Comitato. «Ad esempio si potrebbero fare accordi con i produttori per l’eliminazione totale o quasi degli imballi superflui e non riciclabili, incentivare l’installazione di distributori alla spina per tutti i prodotti possibili, creare gruppi di acquisto solidale per lo sviluppo di un’economia a chilometro zero». La raccolta firme proseguirà nei vari comuni della Brianza attraverso le associazioni che appoggiano l’iniziativa, come la promotrice di tale campagna Più Limbiate meno cemento, Cives Seveso, Cives Bovisio Masciago, Insieme per il Villaggio Cesano Maderno, Associazione comitato civico Frazione Snia Cesano Maderno, Noi per Cesano.Fonte: Il Giorno, 26/03/13