Inceneritore Desio

Limbiate - Firme contro l’inceneritore. La battaglia del comitato "Più Limbiate, meno cemento".


TRA I «CONTRARISSIMI» al piano industriale di Bea per la ristrutturazione e il potenziamento del forno inceneritore di Desio, c’è il Comitato Più Limbate e meno cemento, che oggi punta il dito anche contro l’attegiamento ambiguo della Provincia di Monza e Brianza e si schiera apertamente al fianco del sindaco di Desio, Roberto Corti che non solo ha votato contro il piano ma ha anche presentato un ricorso al Tar contro la sua approvazione. Ieri mattina il comitato limbiatese è tornato in piazza per l’avvio ufficiale della raccolte firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare «Rifiuti zero», per la quale fa da coordinatore a livello regionale ed è stata questa l’occasione per tornare a puntare i riflettori sull’impianto di Desio. L’altra settimana in Regione Lombardia, la conferenza di servizi dalla quale dipenderà l’autorizzazione all’ampliamento, ha visto la Provincia di Monza e Brianza manifestare una sorta di «nulla osta» implicito richiamando quel principio di «autosufficienza» provinciale sullo smaltimento rifiuti che però viene duramente contestato a livello politico dalle Lega Nord, che con l’assessore provinciale Andrea Monti ha preso le distanze dal parere espresso dai tecnici e che l’altra sera, con un’interrogazione in consiglio provinciale ha sottoposto la questione al neonominato assessore all’Ambiente, Martina Sassoli (Pdl).«LE CAMBIALI politiche che sono evidentemente alla base di questo accordo trasversale sul forno di Desio, sono questioni che non ci riguardano - dice Mauro Varisco, presidente del Comitato Più Limbiate meno cemento - Noi contestiamo dal punto di vista tecnico questo piano che è assolutamente anacronistico e va contro i principi e gli impegni per la riduzione dei rifiuti da inviare a smaltimento. C’è una clausola vessatoria, che impone invece ai comuni di garantire il quantitativo di rifiuti da incenerire. Ce l’abbiamo con i sindaci che hanno appoggiato questo piano venendo meno al loro dovere di tutela della salvaguardia della salute dei loro concittadini. Ci stupisce l’atteggiamento del sindaco di Limbiate, che oltretutto è anche medico ma che in questa occasione ha dimostrato una totale sudditanza nei confronti di Cesano Maderno, mentre esprimiamo la totale solidarietà al sindaco di Desio che si è opposto all’ampliamento del forno a tutela dei suoi cittadini che da anni ne subiscono gli effetti». L’alternativa all’ampliamento dell’inceneritore c’è -sostengono dal Comitato e si chiama raccolta differenziata spinta, attraverso il porta a porta. «Si creerebbero anche nuovi posti di lavoro, calcolati in 1 ogni mille abitanti», ribadisce Varisco.Fonte: "Il Giorno", 14/04/13.