Inceneritore Desio

BEA CAMBIA SQUADRA MA NON IL PROPRIO, IRRAZIONALE MODO DI PENSARE.


BEA CAMBIA SQUADRA E SCEGLIE BOSELLI. OBIETTIVO RADDOPPIARE L'INCENERITORE.NUOVA SQUADRA al comando di Brianza Energia Ambiente, la spa che gestisce il termovalorizzatore di Desio e che dovrà portare a compimento il complesso, discusso, Piano industriale approvato pochi mesi fa. A capitanarla è Silvio Boselli, 70 anni, ingegnere di Nova Milanese, che dal 2010 era consigliere nel Cda. Boselli è stato eletto all’unanimità dall’assemblea dei soci. Il neopresidente è stato per venti anni consigliere comunale della Dc e poi del Ppi, a Nova, dove ha fatto anche l’assessore negli anni ‘70. Oggi fa parte del Pd. Accando a lui, nel nuovo Cda, anche Giovanni Bolis di Lentate, Mirko Bellè di Varedo, Maurizio Ostini di Lentate e Roberta Ronchetti di Limbiate, che rimarranno in carica fino all’approvazione del bilancio di esercizio 2015.Boselli, laureato in ingegneria civile al Politecnico, ha lavorato a lungo alla Snia, ed è pronto per il nuovo incarico: «Che sarà molto impegnativo – ammette – perché non sarà facile portare a compimento il Piano industriale avviato dal precedente Cda. Il mandato ricevuto è quello e in quella direzione dobbiamo andare». Un piano messo in piedi dopo la «bocciatura» del raddoppio dell’impianto (anche grazie alla forte opposizione del Comitato per l’Alternativa), che prevede la privatizzazione del 40% dell’azienda e l’aumento a 80mila tonnellate annue di rifiuti da bruciare, con investimenti di ammodernamento per 32 milioni e Comuni vincolati per 20 anni. «Penso che sia un buon prodotto, magari non il migliore possibile – dice Boselli – ma sicuramente importante per il futuro di questa azienda e del territorio. Spiace che non tutti i soci l’abbiano condiviso ma lavoreremo in questo senso». Uno su tutti, il Comune di Desio, si è opposto al Piano, tanto da ricorrere al Tar: «Desio è la città che ospita l’impianto – spiega il presidente –: dobbiamo cercare di ricucire la situazione, faremo presto un colloquio col sindaco». Nel frattempo, mentre il Comune di Desio ha ritirato la richiesta di sospensiva, il Tar dovrebbe esprimersi a novembre nel merito.UN ALTRO obiettivo del nuovo Cda è di allargare il fronte dei soci pubblici, «tra i papabili ci sono Senago e Cesate», spiega Boselli. Poi c’è tutto il lavoro da fare con la New Company per l’acquisizione dei partner privati. I tempi per l’avvio del Piano industriale sono quindi un po’ incerti, «di certo prima vogliamo ricompattare le fila dei soci – dice - e ottenere la piena adesione di tutti, o almeno quasi».Desio tira dritto e il sindaco Corti ribadisce: «Contrari a un progetto troppo rischioso»IL COMUNE di Desio si è subito opposto al Piano, «rischioso, privo di garanzie - ha spiegato il sindaco Roberto Corti -, perché vincola per 20 anni i Comuni a tariffe non certe. Incidendo sulle tasche dei cittadini doveva essere valutato con più attenzione». Non sono mancate anche le «minacce» di uscire dal Consorzio, anche se Desio ospita l’impianto e ha il 12%.Fonte: "Il Giorno", 30/05/13.