Inceneritore Desio

Accadde sei anni fa.


Un articolo del Corriere della Sera del 2002.Lotta agli inceneritori, la sfida di GreenpeaceAssalto all' impianto di Como, in cinque scalano la ciminiera alta 25 metri: «Diossina tra gli inquinanti» «I gas emessi contaminano il latte Concentrazioni dannose per i bambini» Identificati gli attivisti: rischiano una denuncia per interruzione di servizioCOMO - Dieci ore sospesi nel vuoto, a 25 metri di altezza, per protestare contro gli impianti di incenerimento rifiuti. Un giorno intero appesi a due corde e a uno striscione giallo con caratteri cubitali neri: «Inceneritossici». Greenpeace ha scelto il forno di Como per lanciare la sua clamorosa campagna internazionale contro l' incenerimento dei rifiuti. In quindici ieri mattina hanno «assaltato» l' Acsm, l' ex municipalizzata lariana. E mentre una dozzina di loro ha bloccato gli ingressi del forno, incatenandosi al cancello, cinque scalatori si sono lanciati con decisione verso la ciminiera, alta 25 metri, ed hanno iniziato la scalata arrivando fino alla vetta. L' azione dimostrativa dell' associazione dell' Arcobaleno è cominciata alle 9 del mattino ed è proseguita fino a sera. Essa ha preso spunto da un rapporto sulla presunta pericolosità dei fumi prodotti dagli impianti di incenerimento rifiuti. «Abbiamo eseguito analisi su campioni di latte di mucca prelevati da allevamenti e fattorie vicini agli inceneritori - ha spiegato Luca Sabbatini, portavoce di Greenpeace - I risultati hanno confermato che le sostanze inquinanti emesse dagli inceneritori si diffondono nell' ambiente circostante contaminando i prodotti agricoli». Lo studio è stato compiuto, in Lombardia, sugli impianti di Como e di Milano. In entrambi i casi le concentrazioni di piombo si sono rivelate particolarmente alte. Ma se per il capoluogo regionale (che smaltisce 300 mila tonnellate di rifiuti all' anno) sono risultate poco più del doppio del limite fissato dall' Unione europea, per i campioni di latte prelevati nelle vicinanze dell' impianto comasco (75 mila tonnellate di rifiuti bruciati ogni anno) i dati evidenziano numeri superiori di ben 10 volte il consentito. «Il latte prelevato in prossimità dell' impianto lariano è risultato tra i più contaminati, anche per quanto riguarda le diossine - ha spiegato ieri mattina Vittoria Polidori di Greenpeace - Anche se la concentrazione di diossine è di poco inferiore al limite consentito, il consumo di 100 grammi di latte prelevato a Como è sufficiente a raggiungere la soglia limite di assunzione giornaliera di diossine, indicata dall' Organizzazione mondiale della sanità, per una persona di 70 chili. A un bambino di 20 chili di peso bastano 40 grammi per raggiungere questa soglia». Gli «alpinisti» di Greenpeace si sono preparati con calma, annodando corde e agganciando moschettoni, prima che tre dei cinque «climbers» scavalcassero l' inferriata, iniziando ad arrampicarsi lungo tutta la ciminiera e, quindi, stendendo il lunghissimo striscione. «Protestiamo - ha concluso Vittoria Polidori - perché queste elevate concentrazioni di inquinanti possono provocare conseguenze nefaste alla salute delle persone. Le diossine sono notariamente cancerogene. I metalli possono colpire il sistema nervoso e quello cardiocircolatorio. Per questo chiediamo una politica differente di smaltimento rifiuti. Noi riteniamo necessaria l' eliminazione progressiva di tutte le attuali forme di incenerimento: anziché bruciare i rifiuti, dovremmo invece imparare a ridurre, riusare e riciclare». Gli attivisti, identificati, rischiano una denuncia per interruzione di servizio.