Inceneritore Desio

I veri motivi per cui si costruiscono gli inceneritori


Chi segue questo blog e ha letto i vari documenti riportati in fondo a questa pagina o ha visto le videointerviste proposte qui a lato e si è quindi documentato sul problema inceneritori, probabilmente si sarà fatto la seguente domanda: "Ma se gli inceneritori inquinano, provocano danni alla salute, non eliminano l'utilizzo delle discariche e, in definitiva, non sono la soluzione migliore per risolvere il problema rifiuti... allora perché vengono costruiti???"Come dice un tale di cui mi sfugge il nome, la risposta a 9 domande su 10 è sempre la stessa: "SOLDI". Il nostro caso non fa eccezione e al posto di SOLDI, si può utilizzarela sigla CIP6, la tassa che tutti noi paghiamo sulla bolletta della luce e che doveva servire a finanziare lo sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia.Riportiamo stralci di uno scritto del Professor Franco Ortolani, Ordinario di Geologia all'Università di Napoli Federico II, e, di seguito, una recente notizia ANSA.--------------------------"La storia del CIP6 è costellata da interventi "miracolosi" che ripetutamente hanno snaturato le originarie intenzioni di finanziare solo la produzione di energia alternativa non inquinante. Il CIP6 è stato introdotto nel 1992 con la delibera n. 6 del Comitato Interministeriale Prezzi (CIP) e consiste in una maggiorazione del 6% del prezzo dell'elettricità pagato dai consumatori finali che dal 1992 hanno sborsato mediamente circa 60 euro l'anno in piu'. Nel momento in cui si stampava la norma, è avvenuto il primo "miracolo" grazie ad una mano che accanto all'espressione "energie rinnovabili" aggiunse "o assimilate". Il secondo miracolo si verificò, dopo la direttiva comunitaria del 2001/77 (relativa a benefici solo per le fonti rinnovabili), con l´emanazione del relativo decreto attuativo (D.Lgs. n°387/2003) che estese i benefici anche alla produzione energetica dai rifiuti. La conseguenza di questi miracoli è stata che gli oltre 40 miliardi di fondi del CIP6 stanziati in questi anni sono serviti per il 76% a finanziare le "assimilate", e solo in minima parte a promuovere le vere "energie rinnovabili" (solare, eolico, geotermico, idroelettrico). In tal modo i pubblici denari si sono riversati nelle voraci casse di grandi aziende per produrre energia da fonti non rinnovabili e inquinanti (centrali termoelettriche, produzione di gas e carbone da residui di raffineria, termovalorizzatori connessi agli inceneritori di rifiuti).  Nell´autunno 2007 è stata approvata la Finanziaria 2008 che ha interrotto i "miracoli" prevedendo l´abolizione del CIP6 per le energie assimilate; l´articolo 30, infatti, prevede che gli incentivi CIP6 (di cui al secondo periodo del comma 1117 della Finanziaria 2007) siano destinati solo agli impianti realizzati e operativi, e non a quelli già autorizzati ma in costruzione o non ancora costruiti.  Ma a Camere sciolte e contro la volontà del Parlamento, con un "colpettino di stato" passato inosservato e benevolmente accolto da una gran parte dei media che contano, lo "scadente" Prodi ha ripreso la serie di miracoli emanando due ordinanze con le quali ha concesso di nuovo il CIP6 all´inceneritore di Acerra (NA). Il governo Berlusconi, neoeletto, ha immediatamente ratificato il miracolo di Prodi. "-----------------------------------------NOTIZIA ANSA 2 ottobre 2008Il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha presentato un emendamento al collegato alla legge Finanziaria approvata dal Consiglio dei ministri, che riconosce gli incentivi del Cip6 anche per l'energia elettrica prodotta dagli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti. L'emendamento, presentato di concerto col ministro per lo Sviluppo Economico, interviene nella questione relativa agli incentivi per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e assimilate, consistenti in una maggiorazione del prezzo di vendita dell'energia elettrica (il cosiddetto Cip6) in questo modo prodotta. L'emendamento riconosce l'agevolazione anche all'energia prodotta dalla combustione di rifiuti non organici, quali quelli utilizzati nel ciclo di termovalorizzazione, con riferimento ''agli impianti, costruiti o in costruzione, che si trovano in zone a rischio emergenza rifiuti dichiarata con provvedimento del presidente del consigliodei ministri''.  La disposizione, in deroga a quanto stabilito dalla direttiva comunitaria 77/2001 che limita la misura, per le fonti assimilate a quelle rinnovabili, all'energia prodotta dalla combustione di rifiuti organici, evitera', in particolare per la Regione Siciliana , i rischi connessi al possibile blocco della costruzione dei tre termovalorizzatori previsti, essenziali per risolvere in via definitiva la questione smaltimento dei rifiuti.Scommettiamo che l'annuncio di stato di emergenza rifiuti della Campania a breve verrà esteso a tutta Italia, in modo da continuara a finanziare con i nostri soldi tutti gli inceneritori del BelPaese???Gianmarco Corbetta