Inceneritore Desio

La replica del sindaco


Qualche giorno fa abbiamo pubblicato una lettera, indirizzata al sindaco di Desio, che ci era stata inviata da Giuliana,  una nostra simpatizzante. Giuliana ci ha inviato anche la risposta del sindaco, che riportiamo qui sotto. Gentile Signora Valcavi,chi mi conosce sa che lasciare senza risposta i cittadini che mi scrivono non è certamente il mio modo di fare e quindi eccomi qui.Naturalmente rispetto l’opinione negativa da lei espressa sull’ultimo numero di Desio Città, edizione speciale che ha voluto ripercorrere le tappe più significative di ciò che è stato fatto nei cinque anni di governo di questa amministrazione.  Reputo opportuno specificare però che non ci sono state omissioni in quanto – ribadisco – si è voluta porre l’attenzione su quanto fatto e non su ciò che – forse - si farà (ovvero i programmi politici delle coalizioni che si presenteranno alle prossime elezioni di marzo che saranno presentati in altra sede).Se lei ha seguito la nostra attività amministrativa di questi anni si sarà resa conto che abbiamo sempre affrontato pubblicamente ogni questione, promuovendo e organizzando incontri pubblici su ogni argomento di interesse per la nostra Città sia per temi esclusivamente di competenza comunale sia per temi di carattere e competenza sovra comunale (Forno, Pedemontana, Metro tramvia per citare i più noti) e spero che abbia potuto assistervi.Fatte queste dovute precisazioni chiudo senza polemiche, sempre infruttuose, dicendo che cambiare il direttore è possibile e la prossima amministrazione potrà certamente decidere in merito.La saluto cordialmente.Giampiero Mariani A parte il fatto che la riunione pubblica su Pedemontana era stata annullata all’ultimo momento e non mi risulta che sia stata più organizzata, la polemica sull’utilizzo da parte del sindaco, a scopi propagandistici, del giornale comunale era già apparsa qualche tempo fa sulla stampa locale. Il sindaco si era difeso sostenendo che “gli altri fanno peggio”, riferendosi all’uso che aveva fatto Filippo Penati, quando era  presidente della provincia di Milano, del giornaletto istituzionale della provincia stessa (ed effettivamente, anche quella pubblicazione era scandalosa).  Ma è interessante notare che il meccanismo utilizzato per difendersi è sempre lo stesso e viene usato da tutti i politici, di tutti gli schieramenti. Quando li si accusa di qualcosa, la risposta è sempre la stessa: “ma gli altri fanno peggio”, “ma parlano proprio loro che hanno fatto ecc ecc”, “da voi queste critiche non le accetto perché voi siete quelli che ecc”… il ragionamento sottostante, che nessuno mai mette in evidenza, è che il politico medio si sente autorizzato a fare delle scorrettezze perché anche gli altri politici le hanno fatte prima di lui… gran bella scusa, veramente un ragionamento sopraffino!Gianmarco Corbetta