New Deal... le tre R... “Relief, Recovery and Reform”... vediamo di ragionare sul come far sì che queste si traducano in fatti concreti. Partiamo con l'individuare quelle che sono le problematiche:Un non buon rapporto con me stesso (non mi piaccio)Una conseguente perdita di autostima e sicurezza in me stessoUn ambiente lavorativo che mi risulta ostile, a causa di ciò non riesco a instaurare rapporti umani appaganti.L'ambiente di lavoro lo avverto come troppo diverso e lontano da me, un ambiente col quale riesco a interagire poco anzi, pochissimo. Sul posto di lavoro vivo in mezzo a persone dalle quali sento di dovermi difendere sempre, non posso contare sulla solidarietà e la complicità di nessuno. E' difficile che mi faccia una bella risata complice insieme a qualche mio collega.La mia mansione la svolgo prevalentemente da soloIl futuro della mia posizione e dell'azienda stessa è sempre molto dubbio... quanto durerà? È la domanda che prevale.Non mi sento coinvolto dalle cose che faccio. Non vivo con passione le mie giornate, non mi dedico loro con alcuna convinzione. Attendo che, il più presto possibile, arrivi la sera e il week end.Direi che in prima battuta il quadro che ho fornito sopra è sufficientemente descrittivo. Queste sono le questioni in ballo. Non vi è, fortunatamente, alcuna tragica crisi da risolvere; devo rimettere ordine dentro di me e nella mia vita. Avverto tutto ciò come una distorsione di quella che è la mia volontà di vivere. E' un po' come se vedessi la mia vita e me stesso attraverso il fondo di un bicchiere... simili e, forse, riconoscibili ma diversi, diversi da come sono in realtà. (o come vorrei che fossero...)Relief – è il primo passo, la cura. Il primo punto da affrontare è, a mio
Post N° 76
New Deal... le tre R... “Relief, Recovery and Reform”... vediamo di ragionare sul come far sì che queste si traducano in fatti concreti. Partiamo con l'individuare quelle che sono le problematiche:Un non buon rapporto con me stesso (non mi piaccio)Una conseguente perdita di autostima e sicurezza in me stessoUn ambiente lavorativo che mi risulta ostile, a causa di ciò non riesco a instaurare rapporti umani appaganti.L'ambiente di lavoro lo avverto come troppo diverso e lontano da me, un ambiente col quale riesco a interagire poco anzi, pochissimo. Sul posto di lavoro vivo in mezzo a persone dalle quali sento di dovermi difendere sempre, non posso contare sulla solidarietà e la complicità di nessuno. E' difficile che mi faccia una bella risata complice insieme a qualche mio collega.La mia mansione la svolgo prevalentemente da soloIl futuro della mia posizione e dell'azienda stessa è sempre molto dubbio... quanto durerà? È la domanda che prevale.Non mi sento coinvolto dalle cose che faccio. Non vivo con passione le mie giornate, non mi dedico loro con alcuna convinzione. Attendo che, il più presto possibile, arrivi la sera e il week end.Direi che in prima battuta il quadro che ho fornito sopra è sufficientemente descrittivo. Queste sono le questioni in ballo. Non vi è, fortunatamente, alcuna tragica crisi da risolvere; devo rimettere ordine dentro di me e nella mia vita. Avverto tutto ciò come una distorsione di quella che è la mia volontà di vivere. E' un po' come se vedessi la mia vita e me stesso attraverso il fondo di un bicchiere... simili e, forse, riconoscibili ma diversi, diversi da come sono in realtà. (o come vorrei che fossero...)Relief – è il primo passo, la cura. Il primo punto da affrontare è, a mio