New Deal

Post N° 125


Mio papà, dopo un periodo discretamente buono, ha ripreso ad avere un po' di problemi... nuovamente ha iniziato ad avere difficoltà a parlare e poi è ripiombato in uno stato emotivo molto depresso... Pover uomo... Mio papà è sempre stato una persona molto ottimista, sorridente, uno che ha sempre visto il bicchiere mezzo pieno, una persona sensibile ma concreta però, da quando il tumore ha iniziato ad ucciderlo, il suo carattere è cambiato... sarà per il fatto di sentirsi e vedersi malato, sarà per le quintalate di medicinali che prende ma che non lo guariscono, sarà per il fatto di sentirsi handicappato, sarà per il fatto della malattia in sé sita proprio nel cervello, sarà per certe pastiglie che prende ma... è diventato talmente sensibile e indifeso che anche piccole cose lo commuovono o lo rattristano sino alle lacrime... ieri ho finito di lavorare alle 19:30 e avevo ordinato la consegna della spesa a domicilio dalle 20:00 alle 22:00 quindi non sono potuto passare a trovarlo come faccio tutti i giorni da 4 mesi a questa parte e lui, poveretto, ci è rimasto talmente male che ha pianto... quanto mi dispiace... ci tiene così tanto che vada a trovarlo, gli è rimasto pochissimo tempo da vivere e le cose che può fare sono talmente poche che lui le attende con ansia felice ed entusiasmo. Quando arrivano le quattro del pomeriggio inizia a dire “bè tra poco arriva” - riferendosi a me, tutta la settimana progetta cosa fare al sabato (unico giorno in cui può uscire) e elabora mille idee... In questi mesi ho provato tanto tanto dispiacere, tanto tanto ho sofferto per la sua malattia, per vederlo non più come prima, per saperlo in partenza imminente ma, purtroppo, i dolori più grandi devono ancora venire... il degenerare della malattia... la paralisi... l'intorpidimento mentale... la morte... speriamo che il Signore ci conceda di trascorrere ancora un Natale insieme... se dovessimo arrivarci sarà dura trattenere le lacrime, trattenere la commozione ma sarebbe un Natale molto molto speciale... probabilmente l'ultimo...Ogni giorno vivo con la sensazione che sia l'ultimo giorno e questo mi ha un po' salvato dalla disperazione, mi ha impedito di guardare oltre il prossimo minuti, la prossima ora per la maggior parte del tempo ma, quando il pensiero della sua morte si affaccia una profonda tristezza mi riempie il cuore, gli occhi si riempiono di lacrime e il senso dell'enorme vuoto che ci sarà poi mi fa sentire la futuro così tanto triste... non sono il primo e, ahi noi, non sarò l'ultimo però quando capita a te sembra sempre che sia più doloroso....