Per Nocera

Vinti, vincitori, vincenti ...inutili.


 
Per tutto il 2012 Pdl e Pd hanno imbastito il gioco del cerino, promettendo agli italiani di cambiarla ma intanto sollevando ostacoli e pretesti pur di mantenerla. Perché sotto sotto pensavano di cavarne un utile, invece intascano un risultato inutile. L'editoriale sul Corriere della Sera del Costituzionalista Michele Ainis mette in evidenza quello che possiamo definire il paradosso del nostro sistema elettorale, con tre monoblocchi granitici, inconciliabili e con una serie di coincidenze da far arrossire ogni titubanza rispetto all'improbabile statistica e se ci mettiamo anche le dimissioni del Papa possiamo affermare che viviamo una congiuntura storica unica ed irripetibile. 
Questo è un mondo che davvero vive fuori dal mondo. Provate a rileggere le cronache politiche di neanche un anno fa, dopo il voto alle amministrative. Circa la metà degli italiani aveva dato un chiaro segno di disgusto verso la politica o votando per Grillo, o non andando a votare: eppure a Roma si discuteva di quali sarebbero state le prossime mosse di Casini, del futuro ruolo personale di Veltroni e D'Alema, delle strategie dei finiani con particolare attenzione alla corrente di Briguglio. (La Stampa, Michele Brambilla) sembra ricordare il proverbio che dice che se tuona da qualche parte piove. Infatti direi più che una pioggia una vera e propria grandinata.
No deciso al governissimo anche dal co-fondatore del Movimento, Gianroberto Casaleggio che, in un'intervista al The Guardian, ribadisce: "M5S non appoggerà nessun governo". Anzi: "la mente digitale dietro l'ascesa vertiginosa del Movimento", come lo definisce il quotidiano inglese, dice che il suo obiettivo a lungo termine è quello di portare M5S al potere da solo: "Se saremo coerenti" e attaccati ai principi "cresceremo certamente". Su La Repubblica le affermazioni di Casaleggio rilasciate al The Guardian.
Buona lettura e se così va è chiaro che ci salverebbe solo un doppio turno alla francese.... forse!