Tra di noi

Il limite del tempo e la felicità

Premesso: il tempo che ci è dato da vivere è limitato.

Partendo da tale presupposto, durante la nostra vita non riusciamo a fare tutto.

Ogni giorno, ogni ora, ogni attimo sono pertanto preziosi  ed insostituibili.

A pensarci bene, il tempo è forse la cosa più preziosa che abbiamo.

Seguendo il filo dei pensieri quanto vale un'ora del mio tempo?

Se si considera i contratti di lavoro, non tantissimo.

Se, invece, le dovessi attribuire un valore soggettivo, non riuscirei a farlo, non potendo immaginare una cifra tanto elevata.

Tutti i giorni spendiamo il nostro tempo facendo cose che, spesso, non contrbuiscono in alcun modo alla nostra felicità: ci svegliamo, ci prepariamo in fretta senza nemmeno salutare in modo adeguato le persone che ci stanno vicino, che amiamo ed alle quali dovremmo dedicare invece gran parte delle nostre attenzioni, ci infiliamo in scatolette di latta e ci fiondiamo in un mare pieno di altre scatolette con altre persone con le quali non riusciamo ad avere un contatto degno di tale nome.

Poi, arrivati a lavoro (un lavoro che magari non ci piace, che non ci gratifica, con persone con cui mai ci sogneremmo di avere un rapporto umano se non fossero nostri colleghi, un lavoro che dobbiamo fare perchè sennò non avremmo di che vivere)  trascorriamo lì gran parte della nostra giornata, spendendo le nostre energie ed il nostro TEMPO. Poi il ritorno a casa, dove la stanchezza non ci consente di avere quel dialogo e quel rapporto che i nostri cari meriterebbero.

Se ci pensiamo, basterebbe poco.

Se impiegassimo il tempo proporzionalmente all'importanza delle cose (in termini di felicità che ci procura) sicuramente la qualità dlla vita sarebbe migliore ed anche il mondo migliorerebbe.

Se invece di inseguire la ricchezza esteriore, tanto effimera, cercassimo di arricchirci dentro facendo ciò che più ci aggrada, sicuramente il tempo messoci a disposizione non crescerebbe, ma alla fine del viaggio non avremmo nulla di cui rimproverarci, non avremmo rimpianti e, probabilmente accoglieremmo la fine con animo più sereno.