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Commenti e suggerimenti su problematiche dei piccoli autonoleggiatori di autobus in Sicilia.

 

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Creata in Sicilia l'Associazione Autonoleggiatori A.LI.A.S.

Post n°2 pubblicato il 04 Marzo 2009 da A.li.a.s
 
Tag: Alias
Foto di A.li.a.s

A.LI.A.S.

Gent.mi colleghi con la presente si comunica:
Il giorno 03/02/2009 presso l'agenzia delle entrate di
Bagheria è stato registrato lo statuto della Federazione
A.LI.A.S. l'Associazione Liberi Noleggiatori Siciliani.
Elenco dei soci lo troverete in allegato.
Il 04/02/2009 presso gli uffici dell'Assessorato Turismo e
Trasporti si terrà il primo incontro con il Dirigente per
sottoporgli le nostre esigenze e stabilire il da farsi.
L'esito dell'incontro vi sarà comunicato nel più breve
tempo possibile.
Cordiali Saluti.
Il Presidente

Angela Di Fiore

 
 
 

Ass.Turismo e Trasporti in Sicilia blocca lo sviluppo delle piccole imprese di NCC

Post n°1 pubblicato il 04 Marzo 2009 da A.li.a.s
 
Foto di A.li.a.s

Ass. Turismo e Trasporti Sicilia blocca lo sviluppo delle piccole imprese di NCC per agevolare le grandi aziende.

Come certamente a voi noto la L.11 agosto 2003 n°218 ha dettato la disciplina dell’attività di trasporto viaggiatori effettuato mediante noleggio di autobus con conducente.Tale normativa è stata successivamente recepita dal Legislatore Regionale con l’art.71 della Legge Regionale 3 dicembre 2003 n°20.Infine, con Decreto Assessoriale n°152/GAB del 14 ottobre 2004 sono state impartite dall’Assessorato del Turismo, delle Comunicazioni e dei Trasporti le modalità ed i requisiti per il rilascio delle autorizzazioni per l’attività di noleggio di autobus con conducente.Orbene, il Decreto Assessoriale in commento all’art.3 (modalità e requisiti per il rilascio dell’autorizzazione) prevede che “potranno essere immatricolati ad uso noleggio soltanto gli autobus che corrispondono ai requisiti ambientali massimi vigenti al momento della presentazione della istanza. ed ancora, la norma in commento prevede che le imprese già autorizzate ed iscritte nel Registro potranno richiedere, in qualsiasi momento, la sostituzione degli autobus già immatricolati con altri, purché con requisiti ambientali di classe europea superiore a quella dell’autobus da sostituire.”Infine, l’art.9 del Decreto Assessoriale in esame ha previsto una norma transitoria in base alla quale, per le imprese che alla data di entrata in vigore del decreto risultavano in possesso della licenza comunale di esercizio dell’attività di noleggio, “gli autobus già immatricolati e riportati nella licenza comunale saranno autorizzati anche se con requisiti ambientali inferiori alle norme Europee massime in vigore”.In buona sostanza, le imprese in possesso di autobus già immatricolati ed autorizzati in virtù di licenze comunali venivano autorizzate all’attività di noleggio con conducente anche se gli autobus autorizzati fossero in possesso di requisiti ambientali inferiori alle norma europee massime vigenti.Per effetto di tale disciplina le imprese in possesso di autobus con requisiti ambientali inferiori ai parametri massimi al momento della pubblicazione del decreto assessoriale sono state autorizzate all’attività di che trattasi.Ora, sempre secondo il decreto in commento:- le imprese possono ampliare il parco mezzi esclusivamente acquistando mezzi in possesso dei requisiti ambientali di classe europea massimi vigenti, in quanto diversamente il mezzo non verrebbe autorizzato (ad es. oggi un’impresa può ampliare il proprio parco mezzi acquistando un mezzo classificato Euro 4)- le imprese possono sostituire mezzi già immatricolati con altri purché con requisiti ambientali di classe europea superiore a quella dell’autobus da sostituire (ad es. un’impresa potrebbe sostituire un mezzo classificato Euro 1 con un mezzo Euro 2). Orbene, per effetto del decreto assessoriale di che trattasi le imprese economicamente più forti hanno potuto ampliare il proprio parco mezzi acquistando mezzi con requisiti ambientali massimi o sostituire mezzi con altri in possesso di requisiti ambientali migliori rispetto ai mezzi da sostituire.Di contro, le piccole aziende, non potendo permettersi economicamente l’acquisto di mezzi nuovi in possesso di requisiti ambientali massimi, per implementare la propria attività e restare sul mercato hanno ampliato il loro parco mezzi acquistando mezzi con requisiti ambientali non massimi per i quali tuttavia hanno dovuto richiedere ed ottenuto le relative licenze da Comuni non siciliani.Per effetto di tale situazione oggi molte piccole imprese sono in possesso di una autorizzazione rilasciata dall’Assessorato Turismo, Comunicazioni e Trasporti della Regione Siciliana e di altre licenze rilasciate da Comuni non siciliani.Ebbene, essendo prossima la scadenza dell’autorizzazione regionale, molte imprese, in procinto di richiedere il rinnovo dell’autorizzazione di che trattasi, hanno notato che tra la documentazione predisposta dall’amministrazione regionale per il rinnovo della licenza vi è stato aggiunto, contrariamente agli anni precedenti, un nuovo modello denominato “HR2”, con il quale viene domandato ai richiedenti di dichiarare:- di non essere in possesso di autobus adibiti a noleggio con conducente correlati a licenze rilasciate da Comuni non siciliani;-di non svolgere servizi con autobus adibiti a noleggio con conducente, aventi licenze rilasciate da comuni non siciliani e/o con autobus non iscritti al registro della Regione Siciliana. Sembra, dunque, che l’amministrazione regionale non voglia rinnovare le licenze alle imprese (invero parecchie) che, per potere resistere sul mercato non essendo in possesso di ingenti risorse economiche, hanno oggi nel loro parco mezzi veicoli con licenze rilasciate da Comuni non siciliani. Termine di scadenza rinnovo28/02/09. Preliminarmente, giova rilevare che la legislazione vigente non subordina il rilascio del rinnovo dell’autorizzazione del rilascio al fatto che l’impresa non sia in possesso di autobus e relative licenze rilasciate da Comuni non siciliani e che non svolga servizi con autobus adibiti a noleggio con conducente, aventi licenze rilasciate da comuni non siciliani e/o con autobus non iscritti al registro della Regione Siciliana.Pertanto, un ipotetico diniego del rinnovo della licenza in questione si paleserebbe senza dubbio illegittimo.tuttavia, si osserva ulteriormente quanto segue.Come sopra esposto, la necessità di ottenere nuove licenze presso Comuni non siciliani nasce esclusivamente dal fatto che in Sicilia un impresa che voglia aumentare il proprio parco mezzi e, dunque, crescere può farlo esclusivamente acquistando mezzi in possesso di requisiti ambientali massimi (oggi Euro 4 tra poco Euro 5). Tali mezzi, ovviamente, hanno costi di gran lunga superiori rispetto a mezzi con requisiti ambientali inferiori; pertanto, molte piccole imprese hanno preferito, perché impossibilitate a fare diversamente, acquistare mezzi con requisiti ambientali inferiori per i quali hanno richiesto la licenza a Comuni non siciliani, atteso che in Sicilia non sarebbero mai stati autorizzati.Tale stato di cose ha determinato la seguente circostanza.A titolo meramente esemplificativo si fa osservare quanto segue.Un’impresa che nel 2004, anno nel quale è stato adottato il decreto assessoriale, era in possesso di mezzi con licenze comunali in virtù dell’art.9 previsto dal citato decreto ha potuto continuare la propria attività con i mezzi in possesso a prescindere dai loro requisiti ambientali. Per cui ipotizzando che un’impresa già presente sul mercato nel 2004 avesse nel proprio parco mezzi 10 autobus classificati Euro 0 ancora oggi potrebbe continuare la sua attività con gli stessi 10 mezzi.Di contro, ipotizziamo che sempre nel 2004 vi era una piccola impresa in possesso di un solo mezzo classificato Euro 0; orbene, quest’ultima oggi potrebbe continuare l’attività con lo stesso mezzo, diversamente se avesse voluto aumentare la propria attività lo avrebbe potuto fare esclusivamente acquistando mezzi con requisiti ambientali massimi, i quali ovviamente hanno costi massimi.La conseguenza è chiara la grande impresa resterà sempre la grande impresa, la piccola impresa è destinata ad uscire inesorabilmente dal mercato.Si rappresenta che oggi sul mercato siciliano dell’attività di noleggio con conducente vi sono svariate piccole imprese, le quali per potere restare sul mercato hanno dovuto, come detto, ricorrere all’acquisto di licenze presso comuni non siciliani, probabilmente “più elastici” e per questo più vicini alle piccole realtà imprenditoriali.Riteniamo tuttavia che tale stato di cose debba trovare una soluzione definitiva non potendo ancora “emigrare” verso comuni non siciliani per ottenere licenze e continuare a garantire il nostro lavoro.A tal fine ci permettiamo di prospettare la seguente soluzione:- permettere alle imprese siciliane il trasferimento dei Pullman con le Autorizzazioni rilasciate da comuni non siciliani nelle già esistenti Autorizzazioni Regione Sicilia a prescindere dalla classificazione ambientale dei mezzi;- consentire alla imprese siciliane l’ampliamento del parco mezzi attraverso l’acquisto di mezzi classificati anche Euro 2, dal momento che su tali mezzi può essere installato il filtro antiparticolato per diminuire l’inquinamento ambientale.Chiediamo di difendere il diritto al lavoro e la libertà di Impresa per le aziende che esercitano attività di Noleggio Con Conducente.In piena CRISI e RECESSIONE riusciamo a lavorare, nel periodo di Alta Stagione da Aprile a Giugno c’è tanto lavoro da non trovare un bus libero e l’Assessorato Turismo e Trasporti Sicilia agevolando le grandi imprese appoggiate, vogliono togliere alle piccole aziende circa 55 con 250 Bus , 250 Autisti + indotti la possibilità di sviluppare lavoro.

 
 
 
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Un blog di: A.li.a.s
Data di creazione: 04/03/2009
 

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