Riflessioni...

Questa mattina pioveva...


Mah! a me la pioggia piace, mi rende triste e pensieroso, sapete, a me piace essere triste e pensieroso, e' in quei momenti che metto a fuoco la mia vita. Mi piace molto quando scroscia forte, forte, e quasi non si vede niente, allora io esco con un ombrello, d'estate anche senza, e sempre d'estate mi tolgo anche gli occhiali, tanto non vedrei niente lo stesso, dunque esco con l'ombrello, e passeggio, passeggio senza posa, senza affaticarmi, ma, se smette di piovere mi viene una stanchezza tale che solo un provvidenziale taxi puo' salvarmi. Sapete i colori con il sole sono belli, splendidi, brillanti, ma, sono anche affaticanti e sovente distraggono, invece quando piove, tutto il mondo prende un uniforme colore grigio, molto riposante, sonnolento, ed ecco che hai il tempo di guardarti intorno, e, scopri un palazzo che ti piace, che non avevi mai visto fino a ieri, e certo, non lo hanno fatto in meno di 24 ore, scopri anche che la strada dove abiti ha un buon odore, ed e' bella con i suoi platani belli puliti e lucidi finalmente senza quella patina di smog che li soffoca; hai la sorpresa, che quell'odioso palazzo stile ottacento troppo carico di motivi architettonici, ora sembra piu' snello, e quasi ti sembra di avere attraversato il tempo ed essere tornato ai tempi della tua fanciullezza, quando lo vedevi come la residenza di una stupenda principessa in pericolo, e tu eri il principe azzurro che la traeva in salvo. Ricordo una volta, ero giovane, molto giovane, stavo passeggiando con un amico dopo la pioggia a Villa Ada, tornavamo dalla pista di pattinaggio che risultava impraticabile, avevamo deciso di approfittare del fatto che non c'era nessuno per assaporare una passeggiata come se fossimo stati in campagna, l'erba era verde lucida, profumava di "erba" (solo dopo la pioggia si puo' gustare la vera fragranza dell'erba), si sentiva l'odore della terra, penetrante, intenso, era d'estate, e la temperatura assai calda faceva si che' dal terreno si levasse una leggera nebbiolina, che tutto impregnava, d'improvviso, con la coda dell'occhio vedemmo un movimento, ambedue provammo la sensazione di essere osservati, rimanemmo immobili, girando lo sguardo verso il punto che ci interessava, il fatto era che tutti e due stavamo facendo la stessa cosa senza esserci parlati, poi ci fu' un altro movimento, meno rapido, vedemmo confusamente una chiazza di colore che sfumava dal verde al rosso in rapido movimento tra due alberi, avvertimmo che non udivamo altro che il nostro respiro, niente piu' cinguettii, scricchiolii, poi mettemmo a fuoco con lo sguardo una scena che ci fece drizzare i peli, non dalla paura, ma bensi' dall'emozione, notammo che tra gli alberi c'era l'arcobaleno, piccolo, ma c'era, e verso il punto in cui sembrava posarsi, stava correndo un piccolo essere, uno del Piccolo Popolo, era vestito con una casacca verde, che finiva a punte, su dei pantaloni o calzamaglia rossa, portava delle scarpette a punta alte fino alla caviglia, ed in testa aveva un copricapo verde, di foggia strana, tipo quello degli alpini, forse un po' piu' stilizzato, ma, la cosa piu' entusiasmante era il viso, da adulto, con una barbetta corta e ben disegnata che contornava il viso senza coprirlo, e finiva a punta sul mento, ma non era alto piu' di 30 o 40 cm., provammo l'impulso di lanciarci anche noi verso il punto in cui finiva l'arcobaleno, ma era naturalmente inutile, il LEPRECAUNO, aveva di sicuro gia' nascosto la sua pentola d'oro; d'improvviso l'arcobaleno scomparve, e gli uccelli ripresero a tessere le lodi della natura con i loro canti, ed il vento spazzo' via la nebbiolina, ci guardammo in faccia e... da quel giorno, come potrei odiare la pioggia? Perche' sto raccontando queste cose a voi? E' semplice, perche' piove! Perche', cosi'come la pioggia, lava le impurita' del mondo, e ce lo rende di nuovo pulito, pronto per essere sporcato ancora, cosi' la pioggia lava via le nostre maschere, e ci rende piu' umani, piu' veri! P.S. Oggi sotto la pioggia, ho sentito qualcosa che si distaccava da me, che mi abbandonava, in fondo e' tanto bello: ESSERE SE STESSI e' tanto bello potersi mostrare al mondo come si e' realmente, senza tema di essere respinti, perche', se il mondo ti respinge, vuol dire che non ti merita.