Ripropongo questo post con la lettera che il mio amico G. aveva scritto il 25 ottobre 2008. “Ciao Iv Ora che sono nuovamente very happy, posso raccontarti del sofferto malinteso, con Veramore, che mi aveva messo in crisi venerdì scorso. Spiacevole fatto capitatoci mentre eravamo alla birreria Spaten ad ascoltare le “Mitiche Pirie”. Lì l’ambiente è sempre allegro, loro sono molto sboccati, ma di quando in quando fa piacere prendersi una birra ascoltando i vecchi motivi triestini. Dopo un paio di boccali l’ambiente si riscalda, molti si alzano, si mettono a cantare e ballare, pure sui tavoli! Due ragazze si piazzano davanti a me, una scollata inizia a dimenarsi scuotendo i seni, manda baci e sorrisi. Non c'è alcuna spontaneità nei suoi gesti, solo studiata finzione. Solo che finge molto bene, ed è molto brava. Io la guardo (a lungo) come guarderei a teatro una brava attrice. Trascuro di conseguenza Veramore. Lei si accorge del mio interesse per l’altra, non ci voleva molto, lo riconosco. E rivive una scena del passato, dove il suo ex la lascia proprio per una incontrata alla Spaten! Insomma me ne dice quattro. Io ammetto di averla ignorata a tavola, ma non che volevo approcciare la ragazza come Veramore sosteneva. Mi sento colpevole, le chiedo scusa. Non basta. Se ne va. Io sto male, mi maledico più volte e le mando dei sms con le mie accorate scuse. Nessuna risposta. La mattina dopo, altri sms. Niente. Mi ricordo di avere delle cose sue e le mando un sms per sapere come restituirgliele. Niente A questo punto vado da un fioraio e le mando un'orchidea gigante. Finalmente suona il telefono! E' lei, fredda come il ghiaccio. Parlo ma le parole mi s’incespicano, la grammatica litiga con la sintassi. Ogni caso sono riuscito a chiederle di vederci, erano le 15.Inaspettatamente mi dice che non riesce prima delle 15 e 15.
Il mio amico G
Ripropongo questo post con la lettera che il mio amico G. aveva scritto il 25 ottobre 2008. “Ciao Iv Ora che sono nuovamente very happy, posso raccontarti del sofferto malinteso, con Veramore, che mi aveva messo in crisi venerdì scorso. Spiacevole fatto capitatoci mentre eravamo alla birreria Spaten ad ascoltare le “Mitiche Pirie”. Lì l’ambiente è sempre allegro, loro sono molto sboccati, ma di quando in quando fa piacere prendersi una birra ascoltando i vecchi motivi triestini. Dopo un paio di boccali l’ambiente si riscalda, molti si alzano, si mettono a cantare e ballare, pure sui tavoli! Due ragazze si piazzano davanti a me, una scollata inizia a dimenarsi scuotendo i seni, manda baci e sorrisi. Non c'è alcuna spontaneità nei suoi gesti, solo studiata finzione. Solo che finge molto bene, ed è molto brava. Io la guardo (a lungo) come guarderei a teatro una brava attrice. Trascuro di conseguenza Veramore. Lei si accorge del mio interesse per l’altra, non ci voleva molto, lo riconosco. E rivive una scena del passato, dove il suo ex la lascia proprio per una incontrata alla Spaten! Insomma me ne dice quattro. Io ammetto di averla ignorata a tavola, ma non che volevo approcciare la ragazza come Veramore sosteneva. Mi sento colpevole, le chiedo scusa. Non basta. Se ne va. Io sto male, mi maledico più volte e le mando dei sms con le mie accorate scuse. Nessuna risposta. La mattina dopo, altri sms. Niente. Mi ricordo di avere delle cose sue e le mando un sms per sapere come restituirgliele. Niente A questo punto vado da un fioraio e le mando un'orchidea gigante. Finalmente suona il telefono! E' lei, fredda come il ghiaccio. Parlo ma le parole mi s’incespicano, la grammatica litiga con la sintassi. Ogni caso sono riuscito a chiederle di vederci, erano le 15.Inaspettatamente mi dice che non riesce prima delle 15 e 15.