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Post n°39 pubblicato il 04 Settembre 2014 da non.frivolamente
 

Dialoghi padre/figlio sul tema “donne/femmine”, se ne fanno ai tempi nostri?

E quando eravate piccini, vostro padre, cosa vi ha raccontato sulle femmine?
 

La pagina letta nel libro di David Baldacci è un dialogo con se stesso, una riflessione personale del protagonista, di nome Web, con un vissuto travagliato e doloroso, un presente complicato e sofferto: «Web si era spesso chiesto che effetto potesse fare crescere maneggiando chiavi inglesi e smontando automobili dietro casa con tuo padre. Imparare tutto su carburatori, sport, donne, cioè tutto quello per cui vale la pena vivere. “Cioè, pa’, sai quando lei è lì vicino a te e tu sei lì che ti chiedi, ma devo passarle un braccio intorno alla vita e magari arrischiarmi a metterle una mano là? Si, là, pa’, aiutami, sei stato giovane anche tu, no? Non venirmi a raccontare che non hai mai pensato a cose di questo genere, perché se no io non sarei qui a parlarti adesso, giusto? Pa’, tu non ci crederai, ma le donne per me sono un mistero, mi venisse un colpo se le capisco. Ma dimmi, diventa più facile quando sono un po’ più grandi?». Il vecchio rispose: «Okay, dammi retta, figliolo, che ti spiego come funziona. Ti svelo io tutti i misteri ed è meglio che te lo scrivi perché questo è Vangelo, mio caro» -

Per chi volesse leggere la trama http://it.wikipedia.org/wiki/L'ultimo_eroe_(romanzo)

L'ultimo eroe di David Baldacci - Romanzo

 

Dialoghi padre/figlio sul tema “donne/femmine”, se ne fanno ai tempi nostri?

E quando eravate piccini, vostro padre, cosa vi ha raccontato sulle femmine?

 

Altro nei prossimi post

NF ^__^

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Commenti al Post:
Diaspro25
Diaspro25 il 05/09/14 alle 07:20 via WEB
Quando ero piccina, mio padre non mi ha mai raccontato nulla delle femmine, anche se era abbastanza affettuoso con me che ero la piccolina di casa. Altri tempi, altri modi di educare i figli... tutto quel che ho imparato sulle femmine (quindi anche su di me) lo conosco grazie alla mia curiosità, alla mia insaziabile sete di sapere, capire, conoscere. Certe cose ti restano appiccicate addosso per sempre, però. Le donne per mio padre erano più o meno come un soprammobile o un utensile da cucina, buono al momento in cui occorreva ma da riporre poi accuratamente in un cassetto quando poi non serviva più. Quindi, che ho imparato da lui? Nulla, riguardo alle donne; tanto riguardo agli uomini... almeno alcuni tipi di uomini:)
 
 
non.frivolamente
non.frivolamente il 05/09/14 alle 21:41 via WEB
Pure io ero la piccina di casa ed anche mio padre nulla disse su ciò che ci aspettava da grandi, sulle femmine, neppure sui maschi che io ricordi, sulla sessualità, sui rapporti d’amicizia, a parte qualche commento/considerazione, magari posto in forma di battuta o barzelletta. Mio padre nutriva profondo rispetto per le donne, ricordo che è capitato spesso di sentirlo parlare di lavoro e del ruolo delle donne nel suo ambito lavorativo, da questo punto di vista era decisamente molto avanti rispetto ai tempi. Nonostante io abbia sia fratelli che sorelle, si è parlato poco e niente di ciò che avremmo poi trovato crescendo, sia con nostro padre che tra noi fratelli. C’era come una forma di pudore e imbarazzo, erano altri tempi del resto, l’età di mio padre poi, molto distante dalla nostra, di sicuro non è stata di aiuto. Diciamo che ho imparato a conoscere il mondo, la famiglia, il maschile, il femminile e me stessa, spinta dalla necessità di sopravvivere e non farmi sopraffare. Io figli non ne ho, quindi al riguardo potrei raccontare solo le esperienze come zia, oppure il ruolo genitoriale dei miei fratelli/sorelle o quanto ho visto e sentito nelle famiglie di amici. Eppure ho davvero tanto per cui essere grata a mio padre ed anche a mia madre, storia lunga, ci sarà tempo per raccontartela … Grazie Diaspro, hai perfettamente colto il senso di questo mio post ed attraverso il tuo commento mi hai raccontato altro di te ^__^
 
   
Diaspro25
Diaspro25 il 05/09/14 alle 22:53 via WEB
Erano altri tempi, certo, i miei sono ancora più lontani dei tuoi visto che sono un bel pò più grande di te... tanto dipende anche dal luogo in cui si è nati e il sud non è mai stato molto evoluto in questo senso, ancora oggi per la verità. Infatti quando arrivai a Milano per la prima volta, una vita fa, capii che non sarei mai più tornata a casa, se non per brevi visite ai genitori. Grazie a te non.fri, i tuoi post mi danno sempre spunti per approfondire alcuni discorsi, condividere sensazioni, raccontarsi e forse anche rivelarsi un pò (come hai intuito dalla mia risposta). Buona serata:)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 05/09/14 alle 12:40 via WEB
Ai miei tempi, duarante la fanciullezza e la giovinezza, nulla...il vuoto. Ognun per se, il lavoro di mio padre e l'impegno di mia madre con l'allevare una decina di bambini un po' più grandi di me (nipoti orfani di una sua sorella morta prematuramente), non mi hanno messo mai nella condizine di dialogare con loro. Io sono cresciuto in strda, ho vissuto la strda e l'interlocutore era la strada. Esperienze dirette, amici e compagni di avventura, tutto per strada e fino ai vent'anni circa. Poi...poi è arrivata chi mi ha tolto dalla strada!!! AhAhAhAhAhAh!!!!! La vita è ogni giorno mia cara, o te la fai, te la costruisci, oppure sei finito. Per le donne, ho chiosato ancora sul post precedente. Bella e serena giornata Frivoly.
 
 
non.frivolamente
non.frivolamente il 05/09/14 alle 21:50 via WEB
La strada è una grande maestra di vita Monellaccio, certo non compensa quanto può dare una famiglia (mi riferisco all’intensità del dialogo). Colei che ti ha tolto dalla strada ;-) è ancora al tuo fianco? Non so se hai figli, quindi non posso chiederti che padre sei stato quando erano piccini, oppure posso? ;-) Grazie Monello, ti auguro una splendida serata ^__^
 
   
monellaccio19
monellaccio19 il 06/09/14 alle 11:14 via WEB
Sì, "colei" è da quasi 50 anni al mio fianco: si chiama 51%!!!! Capisci a' mme! Ottima giornata.
 
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