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Abbiamo ricevuto nei nostri Studi, in data odierna, il Dr. Ennio Biasciucci, Segratario Nazionale della Confederazione Italiana Sindacati Utenti e Consumatori - COISUC, il quale ci ha posto delle domande in merito ad una situazione che giustamente ritiene grave e delicata. Lamenta il Dr. Biasciucci nella sua qualità che il quotidiano il Messaggero di Roma, in cronaca nazionale, nei giorni del 17 e 18 luglio 2010 uno sconosciuto articolista, trattando - peraltro molto bene informato - della così detta indagine sulla Loggia P3 (SIC!), condotta da solerti rappresentanti della Procura di Roma, sarebbero intenzionati a seguire un rapporto dei Carabinieri nel quale costoro, a sproposito, si sarebbero permessi di indicare nel Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi il "Cesare" di cui parla l'aspirante collaboratore di giustizia Sig. Pasquale Lombardi, ex Giudice Tributario (SIC!) oggi in pensione ed ospite delle patrie galere, quale comoponente della segreta Loggia massonica P3 (Ari-SIC!).Non spetta a noi il compito di esaudire le legittime richieste del Dr. Biasciucci, ma possiamo comunque liberamente affermare che, se effettivamente i solerti Carabinieri collaboratori dei P.M. Capaldo e Sabelli della Procura di Roma, abbiano effettivamente consegnato a costoro una raporto in cui si afferma, non sappiamo in base a quale argomento e quale prova, che Silvio Berlusconi sarebbe il "Cesare" di cui parlerebbe l'ineffabile Lombardi, ebbene questo sarebbe gravissimo poichè non è consentito ai Carabinieri, alla Polizia di Stato, alla G.d.F, alla Polizia Stradale, Provinciale e chi più ne ha, più ne metta, avanzare ipotesi strumentali in merito ad indagini a loro affidate o eseguite di iniziativa, poichè queste Istituzioni si debbono limitare ad accertare semplicemente i fatti-reato, comunicarli all'Autorità Giudiziaria senza ipotizzare alcunchè e senza pronunciare sentenze di qualsiasi natura. Non a caso rispondiamo al Dr. Biasciucci, lo invitiamo a valutare la strana coincidenza tra l'asserito rapporto dei Carabinieri e quanto risulterebbe al giornalista estensore dell'articolo del 18 luglio 2010 del Messaggero di Roma, secondo cui l'ineffabile Lombardi, interrogato da Capaldo e Sabelli della Procura di Roma, avrebbe ammesso che le sue iniziative - peraltro stravaganti e tutte fallite - sono state partorite allo scopo di figurare bene di fronte al suo asserito capo Silvio Berlusconi.Se qualcuno leggerà queste note ci risponda perchè, in difetto, ritorneremo sull'argomento ma con maggiore incisività e, se del caso, per informare chi di competenza di queste anomalie e/o coincidenze inammissibili, inconcepibili in una Nazione che si definisce culla del diritto.