In Apnea

Perchè di Certe Emozioni...non si butta via niente.


  Avverto l'inquetudine di  tutto quello mi resta appeso nel profondo del mio sguardo e anche la consistenza leggera di quello che pesa molto, di tutto quello che mi osserva, con un'apparente opulenza, senza più convicermi come faceva un tempo. Sento la leggerezza delle lacrime che lascio scorrere, che non escono per opprimere ma solo per liberare qualcosa che ancora non so, che scoprirò quando sarà il momento. Sento la delicatezza della notte che avanza e della luna che si gode il suo meritato sole che durante il giorno le rubiamo. Sento la fragilità della vita che scorre, la sua importanza intrecciata con tante insicurezze. Talvolta ho paura, lo confesso, paura di non essere pronta ad invecchiare da sola...passa un musica come un velo di armonie lontante che invadono tutto lo spazio possibile. Anche il mal di testa è lieve a ricordarmi che,ogni tanto dovrei anche riposare, che ci vuole un niente a cadere, che ci vuole poco anche a vincere. Che succeda o l'una o l'alto è solo questione di prospettive diverse e di diversi punti di vista.C'è un leggero zampettare nella stanza, che mi fa sorridere e sentire meno sola, che accarezza il tempo e quel bisogno, mai appagato, di carezze che ci si porta dento.Non ho parole nè pensieri, nessun tentativo di trasformare ciò che è reale in una nuvola a cui dare la forma che mi piace.Non ci sono forme, solo una flebile luce che ammorbisice i contorni, immagini che mi scorrono davanti ogni giorno, che spesso guardo distratta. E' leggero il ricordo che prende dentro come un abbraccio, cercato, rubato e tanto sperato, ma poi mi lascia andare e resta solo il ricordo dell'energia nelle mani, dello sguardo e di un sorriso che afferro in contropiede...prima che svanisca.