In Apnea

Rewind


  C'è un momento, al mattino, prima di svegliarsi completamente, e non succede spesso ma nei pochi giorni in cui la mente è sufficientemente sgombra da problemi e preoccupazioni, c'è un magico istante in cui la consepevolezza del giorno ancora non è nostra, come se in quell'attimo diventassimo di nuovo bambini, chiamata dalla voce allegra della mamma che prepara la colazione, guidati dal dolce profumo di latte e torta appena uscita dal forno. Gli occhi sono ancora pieni del ricordo dell'ultimo sogno fantastico, e il cuore è pervaso dalla leggerezza tipica di chi attende una nuova e bellissima giornata tutta da vivere.E in quell'attimo incredibile il mondo cambia e tutto galleggia e le cose sono morbide, prufumano di panni puliti stesi al sole. L'impegno più gravoso e scegliere il gioco da fare con gli amici, perchè giocare è una cosa seria. Il corpo, mai stanco, è il nostro alleato nella corsa, non ci abbandona e si fregia di qualche livido come trofeo delle avventure, qualche ferita su cui sputarci su per, poi, rituffarsi nel gioco e correre ancora più forteE sempre dentro a quell'istante infinito, restano le marachelle e le figuracce affrontate con un sorriso da grandi e con sufficienza, avendo la convinzione di aver cambiato il corso del tempo, sentendo la forza di un gesto avventato e la vergogna di un'errore come enormi, crescere dentro, come se il mondo dovesse fermarsi quel giorno in cui siamo stato rincorsi da un cane ringhiodo e siamo stupidamente caduti davanti a tutti i compagni di scuolaQuando quell'istante passa ci si sente come se una frana ci piombasse addosso, ai pensieri alle gambe, al letto cigolante per mettere in moto le terminazioni nervose. Resta il profumo innocente dell'infanzia a coprire non troppo bene l'amarezza e la nebulosità di ciò che ora è la realtà che sta avanzando, camminando inesorabilmente avanti, senza sconti, che ci trascina con se, volenti o nolenti