E' una domanda che nessuno chiede mai . Di solito si chiede "Come stai?", "Cosa mi racconti di bello?", si rimane sempre sul generico invece, cari amici, la felicità dovrebbe essere lo stato d'animo che più ci sta a cuore, se teniamo veramente a una persona -Io credo che questa domanda sia evitata perchè si ha paura della risposta, e non mi riferisco al dispiacere che può provocarci sentirci rispondere "NO" ma al fatto che, in quel caso, dovremmo fare qualcosa per mettere fine a quella infelicità o, perlomeno, provarci. Perchè è questo che ci aspetteremmo, a nostra volta, da chi ci vuole bene. Ma cosa siamo disposti a fare, per le persone a cui teniamo e per le quali nutriamo un sentimento vivido e profondo. E' comodo cullarsi nell'idea che la semplice nostra presenza sia, la condizione necessaria per donare gioia all'altro. Ma è meglio guardare la realtà senza gli occhialini rosa: probabilmente non lo è. Può essere un buon punto di partenza, poi dipende da persona a persona. A molti non basteranno gioielli, richezze a altre costose amenità, per altri invece bastaerà una parola detta al momento giusto, un fiore donato anzitempo, un impegno rimandato per donagli il tuo tempo, un instante rubato, uno sguardo ricambiato. Spesso è più difficile ricevere un fiore che un gioiello, o un minuto di tempo che un castello. L'amore, l'affetto vanno dimostrati giorno per giorno e spesso è un compito difficile da mantenere. E' più facile convivere con il pensiero di rendere felice qualcuno, più difficile pensare che possiamo anche renderlo infelice.....e pensare che bastarebbe poco a volte.....così poco...