"Molte persone sono intrappolate nella lorocomoda esistenza,giocano sul sicuro perchè hanno paura di dire di si a qulcosa di più grande.Dire si ai nostri sogni e alle nostre aspirazioniapre una porta dentro di noi in connessione con la forza della vita stessa,poichè, il sogno, è il brillare dei nostri occhial solo pensiero che le idee possano superare i confini della vitae diventare realtà"(cit.)
Sono una mente ingrabugliata di speranze deluse e la spinta violenta su sogni da contenere.Sono un tiepido sentore d'estate , che serra la gola e mi lascia ancora guardinga sulla soglia.Sono mani allenate, puzzle dalle lettere confuse, il respiro affannato e definito di una bestiolina pavida. La pillola da ingoiare intera, senza l'aiuto d'acqua, che raschia la gola e si fonde dentro dove tutto ha inizio.Sono l'istinto atavico di rompere il vaso di Pandora e la mano carezzevole che radunerà i suoi cocci, lasciando al vento tutto il resto. Sono il silenzio inquisitore che pranza con la cedevolezza ; sono i graffi lasciati dalle unghie, quando mi viene detto: - lasciati andare -, il bisogno di pietà se il consiglio è: - sii forte - .La miseria inguardabile da custodire per riscoprirla pura e nobileSono accordi semplici, sporcati da una posizione sbagliata sulle corde.Una matita per segnalibro, una candela integra per essere consumata quando arriverà il momento.Sono nel ricordo gentile di una vita spenta e mai dimenticata,nel miracolo oscuro, della morte di un seme che diventa altro,e che morte non è; la superficialità sciocca di chi ascolta senza amare, il possesso smodato di chi ama senza attenzione.Sono lenti d'occhiali rotti , che deformano ogni cosa nella loro trasparenza;ammassi di vestiti e appunti accartocciati, mai terminati , mai voluti, abortiti e abbandonati senza degnarli di uno sguardoSono nella sensazione di quando si è perso qualcosa che non si è mai posseduto.Quella fragile debolezza di trovarmi in bilico, tra barartro e podio , quella irrequietezza di sentirmi incapace d'equilibrio.