Non Temerai Terrore

Also sprach Zarathustra - 1


“Senti Mirko, ho bisogno di una canna”. Ho detto. Mirko non lo conoscevo affatto, sapevo solo che gli sbirri lo andavano a cercare, per spaccio. Alle scuole medie ancora si parlava di lui, alunno intelligente e superdotato, superiore alla media, in ogni materia, isolato, reietto. Può fare qualsiasi cosa, dicevano.Mirko compì 14 anni, abbandonò quel campo. Comprò una giacca in pelle lunga, si fece crescere i capelli, marchiò la sua pelle con simboli e piercing. Lo chiamavano Il Corvo. Iniziò a scrivere, proclamandosi nuovo Zarathustra. Iniziò ad abusare, poi a spacciare, sempre poca roba.Quel giorno Mirko aveva 19 anni, il che vuol dire che io ne avevo 15.“Vediamo cosa posso fare”. Ha detto.Due giorni dopo mi venne a chiamare, dicendo “Guarda cos’ho qui”. Espressione tipica, che pronunciò anche quando fece il piercing sulla punta dell’uccello. Ce l’aveva. La mia canna. Cerchiamo un posto tranquillo. Disse. Era pomeriggio, forse le quattro. La sua meta fu alquanto strana, scelse la Chiesa. E fu tranquillo.“Hai mai fumato?” chiese. E io no, non l’avevo mai fatto.“Questo vuol dire che ti devo sverginare”, disse ”E va contro i miei principi", aggiunse. Nel frattempo preparava, andava avanti. La tranquillità della luce del Sole. Quella che non t’aspetti. Ogni tanto passavano vecchie, intanandosi a intonare stonate litanie. Salutavano. Rispondevamo. Ci guardavano. Asserivano, giudicavano, ma non s’accorgevano. Così fumai. Nessun effetto. Il pomeriggio passò, parlai poco. Mirko provvedeva anche a questo, promuovendosi Maestro della mia nuova vita. Parlò di tutto, di questo, del resto.. di tutto. Per cena ci salutammo, sollevando a fatica il nostro culo dalle mattonelle sante. Quella sera stranamente mangiai tanto. Con appetito, e di tutto. L’evento fu accolto piacevolmente in casa, sulla causa del fatto, nessuno che m’accusa.