Non era un sogno

Un mucchio di parole


 Un mucchio di parole.
 Bagaglio. Sul divano, aperto. - A cosa stai pensando, Amore? –E’ tardi. Smentisco. Il viaggio non è mai cominciato. Sto qui, e mi giro intorno cercando qualcosa che non ricordo.Mi accorgo che sto  invecchiando. Ho il volto di chi si sta chiedendo qualcosa da molto tempo e gli occhi di chi sta perlustrando il vuoto che ha dentro.Ho azzerato memoria e sogno. Non mi seduce più nessun libro.– Vedrai, passerà.- sussurra una voce dal fondo del cuore. Conto i battiti  e perdo il conto, perché i numeri vanno di fretta, quasi andassero ad un party o ad una festa.Guardo fuori, la città è scomparsa sotto la tunica azzurra di un cielo senza più domande.Che posso lasciare ai miei due ragazzi? E  non mi viene niente da dire.Non possiedo nulla che possa durare. Tutto quello che ho avuto non l’ho mai posseduto, l'ho avuto soltanto in prestito.  Prima o poi si restituiscono  i giorni, i mesi e gli anni; allo stesso modo, l'amore, la gioia e la  carta di credito.Sembra sempre piccola una valigia quando ti senti ancora vivo. Per questo, stavolta, un solo bagaglio potrà bastare.Dentro ci ho messo un mucchio di parole. Chissà  se peseranno poi tanto, se supereranno gli sbarramenti e i controlli.Magari, mi chiederanno di farne alcune fuori ed io dovrò scegliere a caso, chiudendo con una mano gli occhi.-   A cosa stai pensando, Amore? –  è l’alfabeto del cuore che parla senza capire che l'altro cuore  è destinato al silenzio, senza sentire che l'altro cuore ha le ore contate. Bagaglio. Sul divano, chiuso. Due corpi si sfiorano per un momento, più leggeri dei pensieri che si stanno abbracciando. Chissà che vorrà dire questa carezza, questo bacio sfuggito dalle tue labbra, così all'improvviso. E, poi, mi segui da dietro un vetro, ridendo nel vedermi, giù in strada, barcollare mentre trascino la mia valigia come fossi un venditore ambulante.- Perché non hai  preso il  trolley? -   ti stai seriamente chiedendo, con il tuo solito sincronismo veggente.Ti  risponderei  con tenerezza se solo ci fosse del tempo o se il tempo si sedesse,  con me, ogni tanto, sulla panchina di questo giardino deserto.Se il tempo  non si ostinasse a viaggiare, continuamente,  dentro un pallido taxi.  Video by ungiornodellanno