Non era un sogno

L'ultimo giorno dell'anno per Monsieur Bic Lepen.


 
 Scrivo a ridosso della notte, appoggiato ad un muro  di parole e di stelle.Scrivo  per il tempo che ho davanti ed anche per quello che ho lasciato indietro, passo dopo passo, senza traccia o segnalibro. Che se potessi riempirei di lettere il vuoto che s'erge alle mie spalle da quando ho scelto di fuggire da questa insolita prigione.Scrivo per amore, come se l'amore fosse musa o insegnamento, come se ci fosse una musica dentro, a ridosso della notte, in ogni uomo che se ne sta appoggiato ad un  muro stellato.Scrivo per non dimenticare le parole che ti dovevo dire, perchè il tuo Oggi sia meno infelice quando leggerai sul mio  viso questo giovane pensiero, un tratto impercettibile di penna che, a stento, si intravede fra le rughe, un segno, forse un graffio su cui c'è incisa la storia di  un sorriso.Scrivo perchè non so tacere a lungo. Scrivo perchè sono un cercatore di parole, un uomo gonfio d' inchiostro. Scrivo perchè non servo padroni, perchè non 'copio e incollo', scrivo per dolore, scrivo anche quando dovrei addormentarmi, piegato dal sonno,  fra le righe di un libro  o di un quaderno.Scrivo come fossi destinato a miglior sorte. Scrivo sopra il corpo di una donna, come fossi un desiderio o una carezza,  scrivo perchè tu non ti senta sola, in quest'ultimo giorno dell'anno.Scrivo per chiedere e scrivo per ringraziare, come fossero la stessa cosa i dubbi e le certezze, come se bastasse un grazie per non farsi dimenticare, come se si potessero accendere le parole, ad una ad una,  e farle diventare stelle.E, così,  scrivo le mie lettere a ridosso della notte, parlando ad alta voce, proprio quando tutti si nascondono dietro un muro alto di silenzi.