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Per cominciare


Una piccola recensioneLa terza madre di Dario Argentovoto: 3 e mezzoARGENTO?NON è NEANCHE DA PODIO...Dopo che al decimo minuto del film la prima vittima viene strangolata con le sue stesse interiora si capisce già che il film sarà molto poco horror e fin troppo splatter. Non che dall'autore ci si aspetti altro,ma dalla nostra bandiera nel settore forse si. Ci si ricrede forse un paio di volte a film inoltrato, con un paio di colpi di scena ( il mio ricordo più nitido,e il film l'ho visto l'altro ieri,è il demone che appare mentre lei scende dal letto).Per il resto il film non è all'altezza,l'idea seppur carina,non viene sviluppata adeguatamente.Non c'è terrore,non c'è ansia,e non si capisce se il regista sia convinto di crearla con fiotti di sangue e intestini in vista.Perfino il chaos nel quale Roma dovrebbe cadere fa scivolare l'intero film nel redicolo:4 rapine,uno strupo,un'infanticidio,e due mancate constatazioni amichevoli?se questo è il peggio che Matre Lacrimorium può fare è di certo una dilettante,perchè nella realtà siamo già ben oltre.Ad ancorare la pellicola a un pubblico nazionale (e forse neanche quello) è anche il calibro degli attori:non c'è nessuno che sia davvero credibile,della nota figlia poi diventa fastidioso anche l'autodoppiaggio.Della scarsità di tutti gli elementi Argento sembra quasi cosciente e condisce il tutto con amore saffico e scene di nudo. Se qualcuno sperasse poi nel finale è meglio che lasci la sale e le speranze a metà tempo,sempre che non l'abbia già fatto prima;una volta usciti a riveder le stelle,i nostri eroi se la ridono a crepapelle,mentre chi non sa se piangere o ridere sono i pochi spettatori rimasti e...attoniti.