Nonsolocinema

un Pieraccioni diverso


Come rischiestomi,pubblico oggi per la prima volta una recensione non mia ma inviatami da un lettore di questo blog.Se qualcunaltro volesse collaborare beh, non ha che da scrivermi.Sono ansiosa di sapere quanti critici cinematografici di talento questo piccolo spazio possa portare alla luce
.Questa è la recensione di boy.band,godetevela...Salve a tutti, approfitto di questo spazio per parlarvi un po' dell'ultimo film di Pieraccioni. Chi come me è figlio degli anni ottanta, sarà sicurametne cresciuto a "pane e Pieraccioni". Insomma chi non ha sognato di incontrare una Lorena Forteza hai tempi del Ciclone o una bionda mozzafiato come una delle protagoniste di Fuochi d'artificio ?!? Poi lo si deve ammettere, il "toscanaccio" Leonardo ha un po' perso quel fascino della novità.I films hanno iniziato a mancare di una trama coinvolgente, facendoci comunque ridere con l'irresistibile umorismo fiorentino che la "comitiva Pieraccioni" (vedi i vari Ceccherini, Paolo Endel & Co.) porta nelle sale. Eppure, seppur senza più eccellere come per i primi films, il Percosro seguito dai soggetti di Pieraccioni è stato sempre abbastanza chiaro. "I Laureati" era ed è una bellissima fotografia della vita universitaria degli anni 90. "Il Ciclone" e "Fuochi D'Artificio" due favole moderne sull'amore ma ancora se volgiamo adolescenziale, anche se i protagonisti sono un po' più che adolescenti. "Il Principe ed il Pirata", "Il Paradiso all'improvviso" e "Ti Amo in Tutte le lingue del Mondo", approcci e punti di vista diversi ad un unico tema, almeno secondo me, la famiglia. Ora, mi perdonerete se ho tralasciato qualche titolo qua e là ma mi sono limitato ai film più famosi e meglio riusciti. Ora, fino ad adesso ho ritenuto che i tre filoni seguiti da Pieraccioni fossero questi. Da adesso credo che Pieraccioni abbia concluso un "capitolo" e ne abbia iniziato un'altro. Il capito chiuso lo chiamarei, gli "socio affetti", da adesso inizia il filone "socio politico". Ebbene si, per la prima volta, Leonardo Pieraccioni si dedica anche alla politica in un suo film. Tranquilli, non intendo politica in senso di destra o sinistra, intendo politica nel vero senso della parola. Pieraccioni si dedica hai problemi della gente. Infatti, anche se ben camuffato dietro alla solita maschera scanzonata dello zingharello di provincia e con il fascino della bella Laura, Pieraccioni ci parla della nostra Italia. Ed eccoci finalmente al Pieraccioni diverso, che davanti ad un nutrito gruppo di "seiscellesi", come li chiama lui, racconta i problemi che ogni giorno affliggono noi poveri italiani. Ed ecco secondo me che viene fuori il genio, infatti trova il modo più semplice per descrivere l'assurdità di tante situazioni che la società italiana ci presenta.Lo fa, parlando di questi problemi a chi questi problemi non li conosce. E la difficoltà che Mariano(Leonardo Pieraccioni nel film) incontra a descrivere ad esempio cosa è l'ICI fà riflettere. Fà riflettere su come siamo ormai abituati a qualche cosa che in effetti non ha senso e non dovrebbe esistere, a come tanti pesi della vita moderna non sono pesi reali ma pesi che la nostra società stessa ci pone sulle spalle. Insomma un Pieraccioni che, in un film impacchettato come un'ormai classico "panettone movie", fatto di belle donne, situazioni estrapolate dalla vita mondana e dai vari scandali televisivi, racchiude questi 10 minuti di novità. Forse un tentativo ?!? Più che probabile, un tentativo di coinvolgere il suo "vecchio pubblico", quello legato hai film un po' sentimentali un po' scanzonati, in un comicità un po' diversa, un po' più matura. Complimenti Leonardo, tentativo ben riuscito di crescita professionale, piccolo passo in effetti, molto piccolo ma ben riuscito e per cui da lodare. Se la strada imboccata continuerà ad essere percorsa, non potranno che giungere buoni risultati. In bocca al lupo Leonardo ! !  Voto 6,5