marilyn

Per l'ennesima volta sono qui a leggere le oagine dell tuo diario, i gesti di lucida follia, oggi ti stavo parlando, mi sembravi contenta, ora non lo sono io...non vedo l'ora di poter riprendere a muovermi e ad arrampicare. Guardo la foto e ripenso alle parole che ti ho detto, che la frase doveva essere completata...l'hai fatto. Sto suonando un po' e resto col mio pensiero fisso su di te, chissà cosa starai facendo in questo momento, invidio un po' le persone che possono godere dei tuoi occhi e del tuo sorriso...ti lascio la buonanotte e un bacio...chiamami...ricordati di volerti bene e di amarti un po' di più...se non per te...per una voce, la magic box che fa accendere icone di letterine...e sorrisi...brava continua a ridere...gente allegra il ciel l'aiuta..

Il mio diario, come dici tu ....gesti di lucida follia a far trascorrere i giorni da momenti di assoluta solitudine e altri circondata da folla, folla che non vedo non sento, parole e persone ma anche se urlo, grido, chi mi potrà sentire....allora torno qui, tra le pagine di questo diario e penso ai profumi, gli odori, i suoni di una musica senza tempo, di movimenti ritmati,di battiti accelerati e respiri affannati...non esiste nulla oltre l'orizzonte, sola io qui in mezzo al deserto ancora una volta...

Inviato da boucie il 14/04/08 @ 23:51 via WEB Facendo il giro delle sette chiese, ma ci sono arrivato...o megli tornato...ti lascio un pensiero che ho scritto su un foglio stropicciato e che mi sono infilato nella giacca sul monte Bianco... Questa neve affascina i miei occhi polvere di memorie a soffocare echi sempre più distanti anime che si rincorrono passi lenti instancabili continuano a macchiare i pensieri mi rifugio nei tuoi occhi ora ho paura, ma ti sento qui vicina al mio sogno, al mio desiderio libertà di gridare al mondo la bellezza vana del mio vagare nomade instancabile fra neve e tempo straziole carni di questi dei caduti ora uomini colmi delle mie perplessità dubbi di una danza e turbinio di tramontana Inviato da boucie il 20/04/08 @ 22:53 via WEB Sono appena tornato da un baratro che da sul nulla, il Verdon è davvero bello...ho imparato che bisogna perdersi per ritrovarsi, ho imparato che nella solitudine c'è tutto quello che si possa cercare di noi stessi e spesso diventa una dolce compagna, che ci comprende, che ci capisce, che ci affascina, che ci protegge. Bisogna sentirla, non averne paura, bisogna viverla, seguire la propria anima, seguire il cuore...vuoi innamorarti...sii sincera con te stessa e se è quello che vorrai ...allora fallo e vivilo giorno per giorno, coltivalo, dalle acqua e parole, crescerà e se finirà, sarà comunque un'esperienza dolorosa, ma che ti ha arricchito. Meglio amare e soffrire che non amare... Ti lascio un bacio e la buonanotte