Note su note

IDEA O SEMPLICE CAZZATA?


Alla luce di roccamboleschi episodi che mi vedono coinvolto in questo periodo ho fatto un pensiero...un pensiero che magari non ha fondamenti, che forse è appunto una cazzata colossale però lo butto li (anzi qui) e vediamo se trovo più consensi o dissensi, tanto per cominciare devo parlare della scuola. Già all' età di 14 anni (per ora, pare che forse il discorso cambierà, ma 14 o 16 secondo me non cambia molto)bisogna iniziare a inquadrare la propria vita...bisogna scegliere l'indirizzo della scuola superiore: COSA VUOI FARE DA GRANDE? Ecco che a 14 anni questa domanda inizia già ad assumere un peso diverso, bisogna (bisognerebbe) pensare davvero alla risposta, lasciando da parte le scarpette rosa per le femminucce e gli shuttle per i maschietti. A 14 anni è dura, pochi hanno le idee chiare, troppi sbagliano, l'errore non è di certo irreversibile anzi, conosco architetti con un diplomi agrari e dottori che hanno passato 5 anni al liceo artistico e già qui la domanda che mi lampeggia è...a che serve la scuola superiore?Educazione, Cultura, inserimento nel mondo del lavoro in alcuni casi,daccordissimo. Quello che manca nella scuola è una reale infarinatura di ciò che è il mondo del lavoro, con la possibilità di vedere e testare veramente,mettersi a diretto contatto con una realtà lavorativa ogni volta diversa, un giorno l'avvocato, un giorno l'architetto, un giorno l'operaio, il giornalista, non solo Pascoli e Manzoni, Latino ed equazioni differenziali. Si dovrebbero organizzare "gite" da un giorno e a rotazione, una volta alla settimana, un singolo alunno passa la mattinata con un lavoratore diverso; sarebbe più facile e le persone che non sono soddisfatte del proprio lavoro diminuirebbero secondo me!! Già hanno tolto la geografia...non si studia più...quanti di voi sanno le capitali europee? quanti di voi riescono ad associare la città alla regione? Evidentemente la geografia non è importante...lo è di più la storia? il latino e il greco?: "non so dove sia Lucca ne tantomeno Agrigento ma... COGITO ERGO SUM"... Non sto dicendo che sia sbagliato studiare e sapere certe cose,assolutamente, ma credo che sacrificare una mattinata di lezione alla settimana per qualcosa di VERAMENTE pratico vale più di qualsiasi poesia da parafrasare fino allo sfinimento per tentare di capire cosa cazzo volesse dire il Sommo Poeta...chi se ne frega di cosa voleva dire, l'ha detto ed è famoso per averlo detto, lui ce l'ha fatta...io cosa diventerò? I libri esistono ed esisteranno anche quando una persona finisce gli studi e forse...forse una persona che fa il lavoro che gli piace e che non lo stressa particolarmente...troverà anche il tempo per aprirlo invece di sodomizzare lo stress accumulato con azioni più o meno discutibili!!