Note su note

RIECCOMI


Mio dio,a stento ricordavo la password per entrare qui dentro,un blog ormai abbandonato così come una bella fetta della mia vita ma questa è una lunga storia.Oggi l'ho riletto tutto d'un fiato e ripercorrere quei sentimenti e quelle emozioni mi ha un po' spiazzato...cosa mi è successo?certo adesso sono pieno di impegni con il nuovo lavoro, la nuova casa e tutto il resto...ma iniziano a mancarmi alcune cose e primo fra tutti inizio a mancare a me medesimo.Ques'estate non ho avuto nemmeno il tempo per chidermi in me stesso a riflettere come ero solito fare di tanto in tanto, lavoro lavoro lavoro, nient altro, ora la stagione sta finendo e le mie vocine stanno tornando a parlare, ricordandomi che esistono e non mi hanno abbandonato...meno male? Bah, forse si, forse no...sono quasi le tre, sono sul divano di casa, una casa nuova in un posto che non sento mio, che non mi appartiene, ma la vita alle volte ci porta lontani dall'infanzia e dai ricordi e forse non è sempre un male...la musica, unica amica che mi ha sempre seguito in questi mesi, mi sta avvolgendo,... mi fanno male le mani..., cazzo da quanto tempo non suonavo, in questi mesi sono spariti i calli da chitarristi ed è apparso quello del gelataio...bella merda...sia chiaro, mi piace il mio lavoro ma sento di aver tradito la mia amante di legno e quattro tamburi dentro a quattro teste e questo mi fa male, più delle mani che quasi piangono lacrime di sangue, sfregiate dal freddo metallo delle sei corde...quando ho fatto l'ultima antitetanica?ho voglia di scrivere, buttar fuori, comporre,gridare...e forse lo farò, farò ancora tutte queste cose perchè sono parte di me, lo sono sempre state, e scappare da se stessi è tendenzialmente impossibile oltre che tristemente stupido...Lei è qui con me, sul divano, trema un po' a causa del malo modo in cui l'ho allontanata dal mio abbraccio e le sue vibrazioni somigliano ad un lamento sottomesso,un misto di riconoscimento e tristezza...scusami amica mia, scusa per questi mesi in cui sei stata trascurata e lasciata ad arrugginire dentro la tua bara di plastica e pelliccia sintetica nera...ora sono qua, pronto a farti rinascere, a farti gridare,ho tante storie da raccontarti e vorrei che mi aiutassi ad accompagnarle  con i tuoi suoni malinconici e graffianti...forse saremo solo io e te,in questa nuova casa,lontano dai luoghi che eri solita frequentare, mi dispiace aver strappato anche te da quello che era, tu non hai colpe ma sai che senza te tutto sommato non sarei completo al 100%, questa notte come risarcimento hai preteso il mio sangue, io te l'ho donato volentieri, è stato un giusto prezzo da pagare ora però dobbiamo tornare come un tempo...uniti nell anima e soprattutto nel cuore...