Note su note

BAR MARIO


Lavorare in un bar sa essere molto educativo,si viene a contatto con centinaia di realtà diverse...e per qualche assurda ragione il barista finisce sempre per trovarsi coinvolto nei problemi e immerso nelle vite di chi sta dall'altra parte del banco mentre sorseggia la sua birra gelata...una regola non scritta che sfiora l'assurdo..."tu mi dai da bere, mi fido di te, io ordino e tu servi, sempre con il sorriso sulle labbra,mi fido di te, ascolta la mia vita,te la voglio raccontare perchè fa schifo e la voglio condividere con te, con te che mi dai da bere, con te che servi quello che io ordino, che mi regali attimi di gioia mentre l'alcool inizia ad offusacare lievemente i miei sensi e mi permette di raccontarti la mia vita...mi fido di te"e tu sei li dall'altra parte, assolutamente sobrio, che ascolti i problemi e le vite degli altri, annuendo e assecondando il cliente, e pensi "tu sei un cliente, mi permetti di vivere,se tu non ci fossi nemmeno io sarei qua, non posso non darti retta, non posso contraddire il tuo modo di pensare, tu sei un cliente, hai sempre ragione, tu ordini e io servo"e ti ritrovi ad ascoltare di matrimoni andati male, di giovinezze ormai passate,di frammenti di vita di gente che non conosci nemmeno, annuendo, sorridendo e interagisci con le persone,le studi, le esamini, inizi a conoscerle, a capire come la pensano.Mi avresti raccontato lo stesso tutte queste cose se questo bancone non dividesse i nostri corpi?ti saresti fidato di me fino a questo punto se ci fossimo incontrati per strada o in posta?In giro non sei nessuno, sopra al banco diventi un confessore e una sorta di amico...comportamento sociale alquanto bizzarro non c'è che dire...ho conosciuto più gente in questi 4 mesi che negli ultimi 5 anni,il problema è che queste conoscenze non te le scegli tu, sono loro che scelgono te e anzi, bisogna sperare che scelgano te, quindi non sai mai di preciso chi ti trovi davanti..."ok, ti ascolto, ascolto la tua vita perchè fa parte del mio lavoro ma non posso fidarmi di te come tu ti fidi di me"...la cosa più difficile è il dover sorridere anche se magari hai il cazzo girato in maniera assurda...i tuoi problemi devi lasciarli a casa, nel bar sei tu il protagonista...non mi è mai piaciuto essere un frontman e i miei compari lo sanno bene,bah...ad ogni modo, anche per questa sera il Giò ha dato un colpo di spugna e poi ha chiuso il bar e questo è l'importante!!buona vita a tutti!