no contest

TORNO A CASA – seconda parte


 Una gragnola di colpi batte sulla finestra: (non è il postino che è arrivato volando) è lo “scaccia pensieri”,ma non quello di bambù.E’ lo “scaccia pensieri” d’ottone…quello che volevo togliere,solo che in quel frangente mi ha fermata X dicendo:- “Che fai?Togli il cilicio?”.Allorché potete immaginarvi che ho riso ,oppure che non ho riso affatto:dipende soltanto da voi.Ad ogni modo ho dimenticato ciò che stavo facendo ,così lo scaccia pensieri è rimasto dov’era. Quella volta e per sempre.Vedo riposte su di un ripiano le forbici da parrucchiere. Sono prive del cellophane che le confezionava. Infatti al suo posto c’è una scatola con la reclame : “non usare queste forbici per il tessuto ; cartone ; o per tagliarti le unghie!”Giro la scatola ed il monito continua: “…o per pulirti le orecchie!”Rido.E così scopro che X mi manca (ma voi c’eravate arrivati già prima di me).E cos’è che facciamo tutti quando una persona ci manca e vorremmo telefonarle? Ma è ovvio:telefoniamo ad un’altra persona!Infatti faccio un squillo di telefono a P. (che sul suo telefonino equivale a mezz’ora di polka boema.Con P.(vedi anche tag: “lite domenicale”) abbiamo litigato per un motivo ,di cui adesso vi narrerei volentieri, se solo non avessi annotato il tutto su di un agenda che è nella valigia smessa ;riposta a sua volta nell’ armadio di ciliegio, che si trova in una casa che è un prefabbricato su 4 ruote in viaggio verso l’Australia. Tutto chiaro fin qui? Bene. Stavo giusto pensando a come evitare l’alterco con P.,e portare,piuttosto, il discorso su pensieri felici (ma non per volare come “i bimbi sperduti” di Peter Pan)…quando all’improvviso (abbuonatemi il termine,anche se non è una favola d’avventura),P.mi dice che si sente poco bene (perciò non se la sente di litigare per telefono) e che … mi ha perdonato!Io abbandono la mia casa quasi correndo per la felicità, anche se la mia casa mi odia quando faccio così.C’è il sole in strada e solo per caso mi ricordo che per raggiungere casa di P. devo prendere l’autobus.Il sole ci sarà anche quando arriverò al suo alloggio: passeggeremo in piazza .Io da dietro spingerò la sua sedia a rotelle.