Novara e dintorni

Castelli in provincia di Novara - Novara - (Broletto) (NO) parte 2


 
In epoca successiva in questi palazzi furono collocati gli uffici per un’amministrazione civica che diventava sempre più farraginosa e impegnativa e, a partire dal 1800, durante l’età napoleonica, spostati nel 1798 gli uffici comunali, furono situati gli Uffici Giudiziari. Anche se gli interventi edilizi furono continui (impegnativi quelli del 1589, 1613, 1619, 1671, 1711, 1740, 1752) fu nell’Ottocento che furono eseguiti quelli più importanti, tali da rendere quasi irriconoscibile l’antica struttura. Infatti nel 1800 in questi edifici vennero collocate la Pretura e la Magistratura d’Appello per il Dipartimento dell’Agogna e nel 1807 la Corte di Giustizia Civile e Criminale. I lavori di adeguamento eseguiti, seppure sotto la direzione di due fra i professionisti più attenti attivi in Novara in quegli anni, l’ingegnere Stefano Ignazio Melchioni e l’architetto Luigi Orelli, snaturarono le caratteristiche interne e gli antichi equilibri volumetrici degli edifici con la manomissione dei passaggi e delle aperture. Per il Broletto novarese, inoltre, molto importanti erano (e sono) i due accessi a sud e a nord perché creavano una comunicazione diretta del recinto con la vita commerciale della città. Soprattutto lo era l’arcone verso sud, che dal 1209 metteva in relazione il Broletto con il pasquario della cattedrale di Santa Maria, con il suo quadriportico, il battistero e con i portici di legno dove i mercanti avevano aperto le proprie botteghe (i ‘ricioli’). Il passaggio creava un accesso rapido anche con la piazza del mercato degli ortaggi, la Piazza delle Erbe (ora Cesare Battisti), spazio nel quale trovava sviluppo e completamento l’antica filiera economica del Novarese. Infatti, sulla piazza e intorno ad essa erano insediati i ‘beccai’ e i ‘calegari’ (macellai e calzolai), cioè quelle attività strettamente legate alla lavorazione dei prodotti derivati dai bovini, allevati nelle campagne circostanti. Queste, essendo ricche di acque, avevano permesso, già dal secolo XII, un’organizzazione territoriale basata sulle cascine (i ‘mansi’) e la creazione delle ‘marcite’, che consentendo un numero maggiore di tagli annuali di erba facilitavano l’allevamento. ...». Fonte: http://www.mondimedievali.net/castelli/piemonte/novara/provincia000.htm#novarbrol