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Decreto Abruzzo, primo sì del Senato

Il decreto Abruzzo incassa il primo sì dal Senato con 135 sì e 90 gli astenuti. Nessun senatore ha votato no. Il provvedimento, varato dal governo il 23 aprile scorso in un Consiglio dei ministri che si è tenuto all'Aquila, passa ora all'esame della Camera per essere convertito in
legge entro fine giugno. Avotare a favore sono stati Pdl e Lega. Astensione «di solidarietà» verso i cittadini abruzzesi da parte delle opposizioni (Pd, Idv e Udc) che rimangono critiche sui contenuti del provvedimento varato all'indomani del terremoto del 6 aprile.

Tra le modifiche introdotte nel corso dell'esame a Palazzo Madama c'é la previsione del contributo al 100% e a fondo perduto per la ricostruzione e riparazione delle prime case distrutte o danneggiate dal sisma del 6 aprile scorso con la possibilità di richiedere, su base volontaria, l'utilizzo del credito d'imposta e dei finanziamenti agevolati. Nel testo uscito dal Consiglio dei ministri, invece, era previsto un mix delle tre modalità di risarcimento.

Nel testo licenziato dal Senato è scomparsa la norma che estendeva gli interventi per la ricostruzione e riparazione anche per gli edifici pubblici al di di fuori dell'area dei dei 49 comuni interessati dalle scosse oltre il sesto grado della scala Mercalli. La spiegazione arriva dal sottosegretario all'Ambiente Roberto Menia: la modifica, che era stata introdotta con un sub-emendamenti del governo, é stata cancellata in sede di coordinamento formale del testo «per mancanza di copertura». Comunque, aggiunge menia, «il governo cercherà il modo di reperire i fondi necessari» e non é escluso quindi che la modifica venga riproposta alla Camera. (N.Co.)